Oggi: "Massimo Giletti lascia la Rai" Oggi: "Massimo Giletti lascia la Rai"

Oggi: “Massimo Giletti lascia la Rai”

 

Oggi: "Massimo Giletti lascia la Rai"
Massimo Giletti durante la Oggi: “Massimo Giletti lascia la Rai” (Foto Ansa)

ROMA – Massimo Giletti lascia la Rai. La notizia, pubblicata dal settimanale Oggi, arriva a pochi giorni dall’annuncio della chiusura del suo programma domenicale, L’Arena, l’unico che battesse la concorrenza di Barbara D’Urso su Canale Cinque.

Oggi racconta i dettagli della decisione del giornalista e conduttore torinese e svela anche le trattative in corso con le altre reti. Secondo il settimanale, infatti, Giletti, dopo l’addio all’azienda della televisione pubblica per la quale ha lavorato per quasi trent’anni, potrebbe passare a Mediaset o a La7, network con i quali le trattative sarebbero già serrate.

Ad infastidire particolarmente Giletti sarebbe stata non solo la decisione, da parte dell’azienda, di cancellare il suo programma, ma anche il modo in cui lui lo ha appreso, direttamente dai media,.

Il settimanale Oggi racconta anche come la clamorosa chiusura de L’Arena dopo 13 anni di successi sia da ricondurre, secondo fonti interne a viale Mazzini,

“ad un discorso politico in vista delle prossime elezioni: il programma ha fatto inchieste contro la casta e può danneggiare alcuni partiti”.

Una tesi sostenuta anche dal Fatto Quotidiano, che scrive di un

problema è politico, inutile negarlo. E va oltre la qualità, ovviamente opinabile, del prodotto televisivo confezionato da Giletti. Dalle 14 alle 16, di domenica, alla gente bisogna dare argomenti ultraleggeri. È quello che chiede la nuova dirigenza Rai, con il nuovo dg Mario Orfeo in testa, ma non è chiaro come verrebbe sfruttato quello slot, soprattutto se si pensa che gli ascolti di Giletti si aggiravano attorno ai 4 milioni, con uno share del 20%. L’unico fastidio che mamma Rai riusciva a dare, sia durante la settimana che di domenica, a Barbara D’Urso.

Giletti, scrive Domenico Naso sul quotidiano diretto da Marco Travaglio,

forse si è lasciato prendere la mano, ha giocato a fare il capopopolo, virando verso una indignazione televisiva che fa assai presa di questi tempi. Ma non era trash. (…) Chi lo ama, apprezza la sua equidistanza; chi lo critica, lo accusa di essere accomodante con tutti. Peccato, però, che proprio i palazzi della politica siano i più accaniti avversari dell’Arena, soprattutto dalle parti del Nazareno. (…)b Non è nemmeno un problema di contenuti o di qualità. Ancora meno un problema di risultati. È la solita Rai. È la solita politica.

 

 

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