Paola De Micheli chi è, età, marito, figli, vita privata del ministro ospite di Oggi è un altro giorno Paola De Micheli chi è, età, marito, figli, vita privata del ministro ospite di Oggi è un altro giorno

Paola De Micheli chi è, età, marito, figli, vita privata dell’ex ministro ospite di Oggi è un altro giorno

Chi è Paola De Micheli? L’ex ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli sarà una degli ospiti di Oggi è un altro giorno. 

Nata a Piacenza il 1 settembre del 1973, Paola De Micheli, dal 2013 è sposata con Giacomo Massari. La coppia ha un figlio nato nel marzo 2016.

Laureata in Scienze politiche, la De Micheli iniziò la sua carriera politica negli anni ’90 nel periodo de L’Ulivo guidato da Romano Prodi.

Paola De Micheli chi è: carriera e vita privata dell’ex ministro ospite di Oggi è un altro giorno

Iscritta ai Democratici di Sinistra, da giugno 1999 a maggio 2004 è stata consigliere comunale a Pontenure. Entrata a far parte del Partito Democratico nel 2007, diventa membro della direzione provinciale di Piacenza. Dal giugno 2007 al maggio 2010 ricopre la carica di assessore alle Risorse umane ed economico-finanziarie, Bilancio e personale del comune di Piacenza.

Alle elezioni politiche del 2008, la De Micheli viene candidata ed eletta alla Camera dei deputati, tra le liste del PD nella circoscrizione Emilia-Romagna. Alle elezioni politiche del 2013 viene rieletta alla Camera, nella medesima circoscrizione tra le file del PD. In vista delle elezioni politiche italiane del 2018, si candida nella circoscrizione proporzionale Emilia-Romagna – 04, e viene rieletta per la terza volta deputata alla Camera.

Paola De Micheli e l’elezione di Enrico Letta come nuovo segretario del Partito Democratico

“Nella sofferenza della decisione di Zingaretti ci sono i semi per la ripartenza, il suo gesto è finalizzato a una reazione“. Lo ha detto Paola De Micheli, intervistata dalla ‘Dire’. In vista dell’assemblea di domenica, l’esponente dem avverte però sui “rischi che corriamo perché non è scritto da nessuna parte che noi dobbiamo continuare ad essere il principale partito della sinistra: se perdiamo le radici profonde per cui esistiamo, gli elettori non ci riconosceranno il nostro ruolo”.

Quindi “su Enrico Letta arriveranno le grandi aspettative di un cambiamento dello stile di stare insieme“. Inoltre, ha detto , “non dobbiamo vivere l’unità come finalizzata ad un rapporto con un nemico”, ma piuttosto serve “una sintesi nuova, chiarendo bene chi vogliamo rappresentare e dove vogliamo portare il Paese”. Insomma “dobbiamo animare un sogno, una speranza”.

 

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