Al papa piace il Commissario Rex

CITTA' DEL VATICANO – ''E' una persona molto sensibile'' e soffre per gli attacchi che gli vengono rivolti, anche dai media, ma ''ne conosce le ragioni, e cosa c'e' dietro, e semplicemente li supera''. Cosi' Joseph Ratzinger-Benedetto XVI nel racconto del fratello maggiore Georg, che lo dipinge come un gran lavoratore: ''si puo concentrare magnificamente durante tutta la giornata e lavora molto velocemente e efficientemente'', ma dopo cena non lavora piu', ''non e' assolutamente uno che lavori di notte''.

Nella sua predicazione e' centrale l'aspirazione a una ''liturgia ordinata, una buona liturgia che muova interiormente le persone e sia compresa come una chiamata di Dio''; nelle sue giornate non manca un po' di tv: ''eravamo abituati a guardare il Commissario Rex – racconta mons. Georg Ratzinger – perche' ci piacciono i cani''. E riferisce dell'amicizia con Helmut Brossmann, il proprietario del cane Rex, ''che vive vicino a Ratisbona''.

Il Papa visto dal fratello e' raccontato dal Catholic New Service, l'agenzia dei vescovi americani, sulla base di stralci di ''My Brother the Pope'', scritto da mons. Georg e la cui edizione americana verra' pubblicata il prossimo primo marzo.

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