ROMA – Salvini, anche se non direttamente, anche se non nero su bianco, anche se coinvolgendo anche Conte e Zingaretti, ha detto di aver sbagliato a dire, a fine febbraio, che bisognava riaprire tutto. Parole, quelle di Salvini, che arrivarono quando l’emergenza coronavirus non aveva raggiunto le drammatiche proporzioni odierne. Parole, che oggi, Salvini dice che partivano da una “valutazione scientificamente sbagliata”.
“Era una valutazione scientificamente sbagliata – dice Salvini a Piazzapulita dopo aver rivisto il suo video – com’era sbagliata quella del presidente del Consiglio che in quel momento diceva ‘tutto sotto controllo’. Se lo ricorda?”.
“Conte è il mio presidente del Consiglio? Sì. Se mi dice ‘tutto sotto controllo’…Io ritengo che sia tutto sotto controllo: ho sbagliato io, ha sbagliato lui, per carità di Dio… Se dobbiamo dire che la sanità lombarda fa schifo e il virus è colpa di Salvini… Posso dire che ho sbagliato io come ha sbagliato Conte, come ha sbagliato Zingaretti, come ha sbagliato il sindaco di Bergamo e come hanno sbagliato gli scienziati che ci dicevano ‘è un’influenza, tranquilli’. Tutti ci facciamo carico di una parte degli errori, ora mancano bombole d’ossigeno, respiratori e mascherine. Chi li deve fornire? Lo Stato, lo Stato faccia il suo”.
Fonte: Piazzapulita.
