Raffaella Carrà, Enzo Paolo Turchi si commuove: “Se mi fermo a pensare provo dolore” Raffaella Carrà, Enzo Paolo Turchi si commuove: “Se mi fermo a pensare provo dolore”

Raffaella Carrà, Enzo Paolo Turchi si commuove: “Se mi fermo a pensare provo dolore”

Enzo Paolo Turchi, intervistato durante il programma Dedicato, ha parlato di Raffaella Carrà: “Ci eravamo sentiti telefonicamente poco tempo fa e non mi aveva detto nulla della sua malattia. Fino all’ultimo ha dimostrato di avere una forza incredibile, era una donna eccezionale”.

E ancora: “Lei era la prima ad arrivare alle prove, io come primo ballerino ero a sua disposizione. Non si stancava mai, era infaticabile”.

Raffaella Carrà, Enzo Paolo Turchi: “Per lei il pubblico era sempre al primo posto”

Inoltre, per la regina della tv e del varietà, il pubblico era al primo posto e “questo insegnamento lo porto con me. Bisogna avere molto rispetto degli spettatori e fare come Raffaella, che non si risparmiava mai. Non mi voglio fermare a pensare, perché se penso al privato è doloroso…”.

“Non è facile parlarne – continua – perché uno ricorda i momenti belli e veri, ma non quelli sul palco, ma quelli fuori dal palco quando partivamo e stavamo fuori anche per quattro o cinque mesi”.

Raffaella Carrà, Enzo Paolo Turchi: “Quando è nata mia figlia mi chiamò e…”

Quello tra Enzo Paolo Turchi e Raffaella Carrà è stato un rapporto di amicizia vera e profonda come racconta il coreografo che, ai microfoni di Serena Autieri, si lascia andare ai ricordi. “Quando Carmen (Russo ndr) partecipò a Tale e Quale Show imitando Raffaella, io andai come ospite per fare il tuca tuca. Raffaella telefonò in diretta e voleva parlare. Aveva voglia di raccontare e, forse, già stava male e voleva parlare ricordando le cose belle“, racconta.

Poi il ricordo sulla nascita della figlia Maria. “Quando è nata Maria lei mi ha chiamato. Maria è arrivata in età avanzata e qualcuno ci ha criticato, qualcuno ci ha apprezzato. Lei mi disse una cosa: ‘Tu hai fatto in tempo, bravo’. A lei, forse, è mancato avere un figlio. Ha poi mandato un angioletto benedetto a Maria chiedendomi di metterlo nella culla e questa cosa mi ha commosso tanto”.

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