ROMA – La lite in diretta con Mario Capanna potrebbe costare a Massimo Giletti una multa salata, dai 10mila ai 20 mila euro. A deciderlo saranno il presidente Rai, Anna Maria Tarantola e il direttore generale, Luigi Gubitosi, previo consulto col Comitato etico. Ma da Viale Mazzini, fanno sapere, la multa è da considerarsi “inevitabile”.
Il vivace scambio tra i due nel salotto domenicale di RaiUno a L’Arena, conclusosi con il gesto irato di Giletti che ha scagliato in terra il libro di Capanna, ha subito assunto colore politico. All’indomani della rissa gli opposti schieramenti erano così sommariamente divisi: la destra ha preso le parti del conduttore e la sinistra dell’ex leader di Democrazia Proletaria.
Tarantola e Gubitosi dovranno ora valutare anche i precedenti: già ad agosto 2013 Giletti aveva suscitato le alte ire a causa di un’intervista attraverso la quale aveva criticato il programma di Nicola Porro, Virus. Alla fine il conduttore si era scusato col giornalista attraverso una nota dell’Ufficio Stampa della Rai.
Intanto Capanna si è già rivolto, oltre che a Tarantola, anche al presidente della Commissione di Vigilanza, Roberto Fico. E non è difficile leggere tra le righe un espresso invito a prendere provvedimenti. Altrimenti sarà lui a sporgere querela, contro Giletti ma anche contro la Rai:
“La disdicevole rissa televisiva, provocata da Giletti, ancorché per lui devastante, è degna di riflessione – afferma ancora Capanna – Può la rete ammiraglia della Rai permettere che un conduttore fazioso – e palesemente incapace, pagato per di più 27.500 euro al mese – attacchi sulla base del falso un ospite – prima addirittura assente – in una fascia di massimo ascolto, lo ingiuri ripetutamente, fino al lancio per terra (di sapore nazistoide) di un libro che lo riguarda? Capite bene che non è questione solo di stile, pure importante, ma di sostanza.
Devo infine dirvi, con estrema sincerità – conclude -, che moltissimi telespettatori mi consigliano di querelare per diffamazione aggravata Giletti e la Rai. Per ora ho deciso di non farlo, ma come sapete ho 90 giorni di tempo. Vi sarò grato se mi aiutaste a far sì che la mia riflessione possa proseguire con dolcezza”.
Fico, dal canto suo, scarica la responsabilità di un eventuale provvedimento in capo ai vertici Rai:
“E’ una qualità non degna del servizio pubblico. Non si gettano libri. Ha sbagliato Giletti? E’ un modo che a me non piace. Non è un problema di provvedimenti, ma di cultura che deve esserci in Rai. Tocca alla dirigenza Rai prendere eventuali provvedimenti. Io, tramite la Vigilanza dico solo che il punto focale è la qualità. Le trasmissioni devono essere di altra fattura. Non mi piacciono i siparietti, i litigi, questo modo di attirare share… quando uno lo fa, lo fa apposta”.
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