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Rai, scontro Santoro-Masi: il giornalista “Ma vaff…”, il direttore generale “Parole gravi, porterò questione nel Cda”

di admin |24 Settembre 2010 0:21

Michele Santoro

Primo giorno di Annozero su RaiDue, ancora scontro a distanza tra Michele Santoro e Mauro Masi: il conduttore manda praticamente a… “quel paese” il direttore generale che replica: “Parole gravi, porterò la questione in Cda”.

”E’ molto grave che Santoro nella sua spasmodica e anche un pò ridicola ricerca della provocazione fine a se stessa rivolga al capo azienda frasi inaccettabili, bugiarde e mistificanti – dice Masi a fine serata – Al di la’ dei personalismi, comunque, il tema con Santoro è da più di 20 anni pateticamente sempre lo stesso: lui si ritiene più uguale degli altri e svincolato dalle leggi anche quando ne chiede continue deroghe e quando chiede contratti ad personam. E’ evidente che la questione dovrà essere affrontata in tutta la sua gravità in Consiglio di Amministrazione della Rai al più presto”.

Ma vediamo il discorso di Santoro in apertura di Annozero. ”Siamo tornati un po’ ammaccati, anche senza spot, ma il miglior spot siete voi che ci guardate – ha detto il giornalista aprendo la sua trasmissione, arrivata alla sesta edizione – Noi rappresentiamo quella parte di opinione pubblica che crede nella liberta’ di opinione, spesso calpestata. Oggi voglio parlare con i piu’ accaniti fan del premier, uomini del fare e di azienda. Fate finta che io sia un vostro dipendente, costruttore di bicchieri. In 4 anni abbiamo prodotto 41 milioni di euro con un utile di 14 milioni di euro senza denaro pubblico. Ora voglio parlare in particolare con uno di loro. Io devo mettermi a fare i bicchieri. Lei che fa? Rinuncia ai bicchieri, ci mette su la liquidazione e mi chiede di andare via. Va bene che le sto antipatico, ma lei blocca la pubblicita’, la produzione, ci toglie il tavolo da disegno e a Vauro e Travaglio non fa il contratto. Se vogliono devono lavorare gratis e loro lo fanno, ma non e’ finita”.

”Come Fantozzi, vado dal megadirettore generale e lui mi chiede il controllo di qualita’ – continua Santoro -, ma non quello di sempre: i bicchieri non devono fare solo ‘tin’, ma ‘tin’ e ‘ten’ insieme. ‘Tin’ per Travaglio giustizialista e ‘ten’ per Sgarbi garantista. Beh, io dico, questo e’ improbabile, e’ complicato, non si puo’ fare. Ora le chiedo una cosa a lei che sicuramente vota Berlusconi: perche’ dovremmo prendere uno che fa bicchieri rotti? Se uno di questi imprenditori viene e mi dimostra che questa e’ la logica giusta, io lo faccio. A Mediaset io ci ho lavorato e queste cose nemmeno le pensavano, non ha senso comportarsi in modo da favorire la concorrenza. Qualcuno potrebbe obiettare che i miei bicchieri sono pubblici e non privati, ma anche se pubblici, se non vengono comprati, che li facciamo a fare? Non e’ neanche accettabile che nei negozi i bicchieri possano essere tutti uguali, saremmo in Unione Sovietica. Ora dimenticate Santoro, dimenticate tutto. Se viene un direttore e vi dice: ogni bicchiere deve avere un marchio di liberta’ ex ante, voi che rispondete: ma ‘vaffa…nbicchiere”’.

Nel corso della trasmissione il tema del pluralismo nella Rai ha occupato parte del dibattito. Antonio Di Pietro, dicendosi pronto a votare la mozione di Fli e appoggiando quella presentata dall’opposizione, ha chiesto che il Parlamento affronti ”la questione Masi, che si atteggia a superautore e la sfiducia al ministro ad interim allo Sviluppo Economico, Silvio Berlusconi”. ”Dopo aver detto che qualcuno deve parlare con Travaglio – ha aggiunto – bisognerebbe dire con chi parla Minzolini”. ”Con la Treccani che ha dietro”, gli ha risposto Travaglio. Anche Italo Bocchino ha criticato Minzolini.

”Non puo’ piu’ accadere quello che accade al Tg1 – ha detto l’esponente di Fli – e non puo’ accadere neanche che si esageri con il controllo dei talk show”. Poche le novita’ nel programma: stesso studio, non molti applausi dal pubblico e le interviste di Giulia Innocenzi ad un ospite nel pubblico. In conferenza stampa, Santoro aveva promesso una sorpresa e c’e’ stata: l’intervista a Beppe Grillo, che ha attaccato politici di destra e di sinistra.”Questi partiti sono morti,noi voliamo in alto – ha detto il comico – Non contano i leader, io ho messo la faccia per far conoscere il movimento, ma se votate me siete bambini stupidi. Non ci sono piu’ leader, ne’ ideologie, contano le idee”. Nel finale le vignette di Vauro, arrivato sulle note di ”2001 odissea nello spazio” di Stanley Kubrick e vestito con una tuta spaziale, in riferimento allo ‘spazio Santoro’ con cui si e’ indicato il programma nei palinsesti Rai nel corso dell’estate, prima del via libera. ”Sono venuto con le fotografie dallo spazio”, ha detto Vauro presentando nelle sue vignette i politici come personaggi lunari.

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