Rai, tutto fermo: vertici in scadenza

ROMA, 8 MAR – Tutto fermo o quasi a Viale Mazzini, dove gli occhi sono puntati ai palazzi della politica in vista dell'ormai prossima scadenza dei vertici. Il cda ha rinviato sia il voto sul piano fiction 2012, che dovrebbe tornare in consiglio la prossima settimana dopo alcune modifiche, sia la discussione sul futuro di Rai1 e sul suo direttore Mauro Mazza. Il vertice della tv pubblica sia avvia, insomma, senza troppi sussulti, verso l'approvazione del bilancio prevista intorno alla meta' aprile, che sara' l'ultimo atto prima del rinnovo. I partiti scaldano i motori in vista di quella data, a meno di proroghe o slittamenti per una riforma della governance, che al momento appare improbabile. I

l Pd e il Terzo Polo continuano a spingere per la sua approvazione, ma appare difficile che il Pdl ammorbidisca i toni dopo la rottura di ieri sui Rai e giustizia, certificata dal rifiuto del segretario Angelino Alfano di partecipare al vertice con il premier Mario Monti e gli altri leader. Le aperture, seppur non ufficiali, che circolavano nelle scorse settimane, sembrano lontane e appare destinata a non trovare seguiti la richiesta di calendarizzare le proposte di riforma gia' depositate in Parlamento, avanzata da Michele Meta del Pd e dal portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti. ''C'e' un problema del Pdl, che ha paura, non vuole affrontare due questioni che sono fondamentali per la competitivita''' come giustizia e Rai, afferma il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro. ''E' inaccettabile che il Pd abbia la fissazione delle poltrone Rai'', e' la replica del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.

Ora nel partito la linea e' che si vada al rinnovo dei vertici con la legge che porta il suo nome. Una linea che il Pd non puo' che rigettare, se si considera che ancora ieri il segretario Pierluigi Bersani ribadiva la promessa di non partecipare alle nomine a regole invariate. Insomma un accordo appare l'unica strada per evitare il rischio empasse, e nel centrosinistra c'e' chi e' pronto a giurare che l'assegnazione gratuita di una frequenza a Mediaset, nell'ambito del beauty contest ora sospeso dal governo, consentirebbe a Silvio Berlusconi di dare il via libera alla riforma della governance.

Nell'attesa e' partito il toto-nomine sia per la presidenza, che per la direzione generale. A chi da' per scontato un rinnovamento in entrambi i ruoli, dal Pdl replicano che la conferma di Lorenza Lei non e' affatto fuori discussione. Nell'attesa oggi il cda ha rinviato l'approvazione del piano fiction 2012, gia' slittato nelle scorse settimane. I consiglieri, piu' o memo unanimemente, hanno chiesto modifiche al progetto perche' rientri nel budget assegnato che si aggirerebbe intorno ai 180 milioni di euro e che sarebbe stato leggermente superato. Dubbi sarebbero stati espressi sull'opportunita' di inserire nel piano 'Bentornato Nero Wolfe' prodotto dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, visto che la prima serie dedicata al detective deve ancora essere trasmessa. E' possibile che la prossima settimana, quando si dovrebbe andare al voto, quel lavoro, che costerebbe intorno al milione di euro, venga stralciato. Slittato, forse alla prossima settimana, anche il dibattito sull'ordine del giorno per la riorganizzazione di Rai1 e l'eventuale sostituzione del direttore Mauro Mazza, presentato dal consigliere Rodolfo De Laurentiis.

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