RaiTre, ex direttore Paolo Ruffini: “Chiederò il rispetto della legge”

Paolo Ruffini, ex direttore di RaiTre

«È una cosa che mi amareggia, e che mai avrei voluto fare. Ma non mi sono state lasciate alternative. E a questo punto ho un’unica strada: chiedere il rispetto della legge». Così Paolo Ruffini, ex direttore di RaiTre, spiega le ragioni che lo hanno spinto ad avviare un’azione legale per ottenere l’annullamento della delibera del consiglio di amministrazione del 25 novembre – con la quale è stato sostituito alla guida di Raitre da Antonio Di Bella – e il reintegro alla direzione della rete.

«Sono stato rimosso da Raitre – sottolinea Ruffini – con tanti ringraziamenti per il lavoro svolto senza che mi sia stata mai spiegata una ragione aziendale e senza che mi sia stato affidato un altro incarico. Ho aspettato tre mesi, pur sapendo che la delibera che mi ha rimosso era nulla, sperando di sbagliarmi sulle reali intenzioni dell’azienda».

«È stato detto che avrei dovuto dirigere Rai Digit, cioé i canali tematici del digitale terrestre. Qualcuno è arrivato a dire che era il futuro di tutta la tv. Poi – spiega ancora – mi è stato autorevolmente spiegato che questo sarebbe in contrasto con il piano industriale. Non è che ci sia molto altro da dire, o da pensare. Ci sono cose che si commentano da sole. E ci sono decisioni che non si possono non prendere se si ha rispetto per la propria dignità – conclude – e per quella degli altri».

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