Renzi in tv fa “lezione” ai bimbi: “Anche voi farete politica, non è sporca”

Renzi in tv fa "lezione" ai bimbi: "Anche voi farete politica, non è sporca"
Matteo Renzi, ospite di “Un mondo da amare” (Foto Ansa)

ROMA – “A me mi buttan fuori presto, mi rottameranno. E poi vi spiego cosa vuol dire…”. Così il premier Matteo Renzi è andato in tv, a farsi intervistare dai bambini. Niente jeans o giubbotti di pelle: si presenta in giacca e cravatta, tra piccoli ospiti quasi più eleganti di lui. Si siede tra Antonella Clerici e Bruno Vespa, ospite del programma Un mondo da amare, la serata evento che lancia l’Expo.

E tra battute sui “gabinetti” della politica “sporca”, Babbo Natale e i selfie, parla alle famiglie italiane: il 2015 “è l’anno buono – dice – ci sono tutte le condizioni per uscire dalle difficoltà. Ci credo anche per l’Expo, che sarà un’occasione di arricchimento”.

Mentre i senatori si preparano a varare la legge di Stabilità alle tre di notte (“Ma i politici non sono fantasmi…”, sorride), il premier su RaiUno prova a lanciare un messaggio “di speranza”: “I problemi ci sono, sono tanti e vanno affrontati” ma l’Italia ce la può fare, assicura. E intanto deve imparare “a farsi i selfie”, perché visto dagli altri il nostro Paese è “ricco di bellezza”, visto da noi i colori sono “un po’ sbiaditi”.

L’Expo è proprio “una grandissima occasione per voler bene all’Italia”, insiste il premier: perché non “possiamo essere rappresentati solo con le schifezze” come quelle che emergono dalle inchieste giudiziarie.

A dare il là a Renzi è stata la domanda impertinente di un bimbo: “Perché le riunioni di governo le chiamate riunioni di gabinetto?”. Renzi sorride: “Già gli italiani hanno un’idea della politica non pulita…”. Se qualcuno sbaglia, spiega, bisogna “avere il pugno di ferro e mandarli a casa. Ma fare politica non è una parolaccia, quelli che rubano vanno mandati via a calci nel sedere, ma non si deve pensare che la politica sia una cosa sporca. A scuola fate il capoclasse e dovete rappresentare tutti. Ma se qualcuno fa il furbo non potete dire che sono tutti uguali. Ebbene, così è nella politica”.

Da grandi la politica la farete anche voi, anche solo votando”, dice il premier ai piccoli uditori, che non nascondono il loro scetticismo verso la politica. Poi gli parla della scuola, in cui bisogna tornare a credere, e di Facebook, che non può però ‘rottamare’ rapporti personali e anche “i soliti strumenti”: “Io per scrivere a Babbo Natale utilizzerei carta e penna…”.

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