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Report, violati account. Sigfrido Ranucci: “Sono sotto tutela dal 2010”. Hackerati anche vertici Rai

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Sigfrido Ranucci (foto Ansa)

ROMA – Sigfrido Ranucci ospite in collegamento a Che tempo che fa commenta l’attacco hacker che ha subito e svela di essere sotto tutela dei Carabinieri dal 2010: “Ora ci sono delle indagini in corso, io appena ho avuto notizia del fatto che alcuni hacker si siano impossessati di alcuni dati sensibili tra cui le utenze, le mail Rai, ho provveduto ad avvisare la security della nostra azienda paventando un rischio: se qualcuno volesse infiltrarsi in una struttura così delicata come quella di Report, ricordo che nelle nostre mail viaggiano le informazioni per le nostre inchieste, viaggiano le strategie legali per difenderci dalle numerose querele, richieste di risarcimento danni, e viaggiano soprattutto le informazioni che ci danno le fonti”.

Da Fabio Fazio, Ranucci prosegue: “Il caso poi ha voluto che Repubblica pubblicasse il fatto che negli scorsi mesi alcuni account dei vertici aziendali siano stati violati, quindi io non so adesso cos’è materialmente successo, a parte il dispiacere personale che qualcuno abbia preso dei dati sensibili, personali, riguardanti l’abitazione, i miei familiari. Dal 2010 sono sotto tutela, sono sorvegliato dai Carabinieri, non l’ho mai detto perché non mi sembrava il caso. La Rai mi è stata vicina”.

Rai, dopo Report vilati anche alcuni account aziendali

E la Rai è alle prese non solo con il caso Report. Secondo quanto scrive Repubblica e l’Ansa, alcuni mesi fa sono stati violati anche gli account dei vertici aziendali, che hanno subito attacchi informatici prontamente denunciati alle autorità competenti. Non è chiaro se gli episodi siano o meno, in qualche maniera, collegati. 

Tornando al caso di Report, nei giorni scorsi la Federazione nazionale della Stampa italiana e Usigrai avevano reso noto che “la banca di Sigfrido Ranucci ha informato il conduttore di Report che il suo account bancario è stato violato da un hacker operante in un Paese dell’Est europeo. L’attività di spionaggio sarebbe stata finalizzata ad acquisire dati personali relativi all’identità, alla residenza, ai familiari”.

“Tra i dati violati anche quelli aziendali, in particolare mail e cellulare. Elementi preoccupanti che appaiono ancora più inquietanti se collegati alle polemiche e alle minacce ricevute dalla redazione di Report dopo le documentate inchieste relative proprio alle fabbriche dell’odio e alle multinazionali delle fake news che, non casualmente, hanno la loro sede anche nei paesi dell’Est. Siamo certi che gli apparati di sicurezza individueranno mandanti ed esecutori e li segnaleranno alle autorità competenti, chiunque essi siano e ovunque operino. Fnsi ed Usigrai condivideranno e sosterranno tutte le iniziative che Sigfrido Ranucci e la redazione di Report decideranno di promuovere in tutte le sedi, compresa quella giudiziaria”.

Fonte: Rai, Repubblica, Ansa

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