ROMA – Per la finale della 69esima edizione del Festival di Sanremo Virginia Raffaele ha voluto regalare al pubblico un medley eccezionale. Baglioni e Bisio hanno presentato sul palco la prossima cantante, ma si è invece presentate la Raffaele che ha cantato un mix imitando nell’ordine Malika Ayane, Patty Pravo, Giusy Ferreri. Fiorella Mannoia e per finire Ornella Vanoni.
La scaletta sul palco dell’Ariston:
Daniele Silvestri, Anna Tatangelo, Ghemon, Negrita, Ultimo, Nek, Loredana Berté, Francesco Renga, Mahmood, Ex-Otago, Il Volo, Paola Turci, Zen Circus, Patty Pravo con Briga, Arisa, Irama, Achille Lauro, Nino D’Angelo e Livio Cori, Federica Carta e Shade, Simone Cristicchi, Enrico Nigiotti, Boomdabash, Einar, Motta.
Il direttore di Rai1 Teresa De Santis ha iniziato la conferenza stampa di presentazione della finale rivendicando la “politicità” di questo Sanremo: “Ho sentito spesso che questo sarebbe un festival politico. Io penso sia un festival di grandissima politicità, perché attraverso la rappresentanza di una generazione che sono i nostri figli, racconta le contraddizioni, e le ansie e i desideri del Paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda è Claudio Bisio: “Dicono che al Festival non si parla di politica? Il duetto di ieri con Anastasio, quella per me è politica, quello per me è un monologo politico. E la risposta del figlio è politica. Ci sono ministri in passato che hanno parlato di ragazzi come “choosy”. I giovani sono il futuro, se i vecchi vinceranno, l’umanità scomparirà. Il pezzo di Anastasio racconta la vittoria di un ventenne, questa è politica”.