Sanremo: Belen e Canalis assenti, c’è De Niro… forse anche Fiorello

SANREMO – L’inaspettato forfait delle due showgirl del festival 2011, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis ha movimentato oggi la tradizionale conferenza stampa di presentazione del cast al Casinò di Sanremo. Intanto è stato confermato l’arrivo all’Ariston, nella serata finale, di Robert De Niro (che fa parte del cast di ‘Manuale d’amore 3 di Giovanni Veronesi, nelle sale a metà febbraio) che all’Ariston parlerà anche delle sue origini italiani, di Avril Lavigne (che l’8 marzo torna sulle scene con il nuovo album) e, il venerdì, dei Take That (in concerto il 12 luglio a San Siro).

”Non sono qui ma stanno lavorando. Vogliono dimostrare di essere molto brave oltre che molto belle”, ha detto il direttore di Rai1 Mauro Mazza, tentando di calmare i malumori della stampa. E il direttore artistico Gianmarco Mazzi conferma: ”Stanno provando con i ballerini a Saxa Rubra (le coreografie saranno tutte di Franco Miseria, mentre Daniel Ezralow curerà le ‘aperture’). La voce ‘maligna’ ricorrente è invece che Belen e la Canalis non sono partite perchè avrebbero potuto rubare in qualche modo la scena al resto del cast.

Ma mancano ancora 20 giorni e, come dicono Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi, ”possono ancora succedere molte cose”. Come ad esempio l’arrivo di Fiorello, che però al momento non è ancora confermato ma che potrebbe fare un regalo all’amico Gianni (e alla rete ammiraglia Rai). Per gli ex golden boy degli anni Ottanta capitanati da Robbie Williams ”stiamo studiando un numero interessante – anticipa Mazzi – Probabilmente Robbie farà qualcosa con Gianni, Belen ed Elisabetta”. Per scaramanzia, si ripeterà  il rito del passaggio di testimone: quest’anno sarà Antonella Clerici a passarlo a Morandi, il martedì. E, dopo le ballerine del Moulin Rouge e Dita von Teese, stavolta all’Ariston (il mercoledì) arriverà la Pole Dance, ”una danza sexy ma ginnica”, spiega Mazzi.

Per il direttore di Raiuno Mauro Mazza, ”in fondo tutto il palinsesto di Raiuno è ciò che intercorre tra un Sanremo e l’altro. L’attesa per questa edizione è particolarmente forte. Questo moltiplica il nostro impegno”. Morandi confessa: ‘C’è molta preoccupazione, ma stiamo lavorando”. Gli ascolti? ”Sono molto cauto, pronto a tutto, accetterò il verdetto del pubblico. Se cambiano canale hanno ragione loro. Teniamo i piedi per terra, lavoriamo tranquilli e sereni”. ”Abbiamo un cast molto forte – aggiunge – Non stiamo qui solo ad aspettare gli ospiti stranieri. L’intrattenimento può arrivare anche da noi cinque”. Conoscendo il ”98% dei cantanti italiani”, ammette di aver faticato a scegliere i brani. Ma, dice, ”ho lavorato in buona fede, non ho favorito nessuno. Poi, si può anche sbagliare”.

Da parte dei colleghi ha avuto ”più gesti di affetto e amicizia che di disprezzo e snobismo. Ma mancano 20 giorni, possono succedere molte cose”. Fiorello? ”Manca da anni. Non è facile, Sanremo fa paura un po’ a tutti”. E poi: ”Molti grandi artisti sono nati qui, da Vasco a Zucchero. Ma farli ritornare . Quest’anno non abbiamo fatto la serata con i superospiti italiani perchè alcuni si sono messi in gara, non sarebbe stato carino avere superospiti al loro livello”.

Poi ricorda la sua prima volta a Sanremo ”come spettatore, nel ’63. Persi 13.000 lire al Casinò, ma mi hanno portato bene. Per me Sanremo è la musica scoperta al bar di Monghidoro con Villa e Modugno. Essere qui ora mi emoziona”. A portare un po’ di satira, ma ”non spiattellata”, saranno Luca e Paolo, che dopo Sanremo riprenderanno Le Iene: ”Con Gianni c’è un accordo: finchè possiamo manterremo segreti i nostri testi”, dicono. Rassicurano ”le due mazze” (Mazzi e a Mazza): ”Non diremo nulla di sconveniente. Tranquilli, non citeremo mai Berlusconi”. Ma inevitabilmente si lasciano sfuggire una battuta sui 150 anni dell’Unità d’Italia, ”partiti con l’incontro tra Vittorio Emanuele e Garibaldi, e finiti con Emanuele Filiberto e Pupo”.

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