Sanremo 2019, Mahmood: “Sono italiano 100%. Non mi interessano le polemiche” VIDEO

Sanremo 2019, Mahmood: "Sono italiano 100%. Non mi interessa se piaccio a Salvini o al fornaio"
Sanremo 2019, Mahmood: “Sono italiano 100%. Non mi interessa se piaccio a Salvini o al fornaio”

SANREMO – “No, non entro in queste polemiche. Io sono un ragazzo italiano, sono un italiano al 100 per cento da madre sarda e padre egiziano”. Così Mahmood in conferenza stampa dopo la vittoria al 69^ Festival di Sanremo, stronca sul nascere le domande insidiose che puntavano al tema migranti, tema che tra l’altro è sempre stato in evidenza in questa edizione.

Il 26enne artista di padre egiziano e mamma italiana, nato e cresciuto a Gratosoglio, periferia di Milano, si è imposto nello spareggio finale con il brano “Soldi”, davanti a Ultimo con “I miei particolari”, nettamente favorito, e a Il Volo con “Musica che resta”. “Grazie mille a tutti – ha detto sul palco dell’Ariston – non ci sto proprio credendo: è incredibile”. Virginia Raffaele lo ha abbracciato e gli ha detto: “E’ tutto vero”.

“Ha vinto lo straniero”, commentano i giornalisti in sala stampa. Una vittoria, la sua, che non è stata gradita dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha twittato: “Mah, sarebbe questa la canzone italiana migliore? Io avrei scelto Ultimo”. Mahmood però non si è lasciato trascinare nella polemica.

“Sono fan della musica moderna – ha aggiunto – ho ascolti misti, dal cantautorato all’indie e mi sono lasciato contaminare. Il mio è Marocco-pop”. Mahmood è arrivato al Festival grazie alla vittoria a Sanremo Giovani. Nato a Milano da madre italiana e padre egiziano, nel 2018 ha pubblicato il suo primo ep, Gioventù Bruciata. Aveva già partecipato tra le Nuove Proposte nel 2016 e prima ancora nel 2012 aveva tentato la strada di X Factor. Nel suo curriculum anche collaborazioni con Fabri Fibra, e ha scritto per Marco Mengoni, Michele Bravi ed Elodie.

Non l’ha presa bene lo sconfitto Ultimo, il preferito di Salvini, che in conferenza stampa si è detto “amareggiato” e ha manifestato una certa rabbia: “Io punto all’eccellenza, non al buono”, ha detto ai giornalisti con i quali ha avuto qualche scambio verbale acceso. Poi la situazione è tornata alla normalità. 

 

Gestione cookie