Sanremo, Rita Pavone sovranista in gara scatena i social. Lei: “Ringrazio Salvini, come Togliatti”

Sanremo, Rita Pavone sovranista in gara scatena i social. Lei: "Ringrazio Salvini, come Togliatti"
Rita Pavone con Amadeus (Foto Ansa)

ROMA – “Ringrazio Salvini come facevo con Togliatti, che parlava sempre bene di me a tutti”. Così Rita Pavone risponde alle polemiche sorte in seguito all’annuncio della sua partecipazione al Festival di Sanremo. Il suo nome tra quello dei 24 big in gara ha scatenato una valanga di critiche e diversi insulti, ma pure qualche apprezzamento. Il tutto sempre ricondotto alle sue simpatie sovraniste. 

La cantante è stata in passato al centro di accesi scontri sui social, come quando ha rilanciato un tweet che si domandava come mai non ci fossero vu’ cumprà sulla Rambla di Barcellona nel giorno dell’attentato. Ha scritto anche che Greta Thunberg somiglia a un personaggio da film horror, con relative scuse. Ha invitato i Pearl Jam a farsi i fatti loro quando in concerto chiedevano di tenere i porti aperti. 

Una sequela di battute hanno accompagnato l’annuncio del ritorno della cantante in gara dopo 48 anni, tanto da diventare prima nelle tendenze di Twitter. “Cosa avete fatto di così cattivo che la Befana vi ha portato Rita Pavone?”, twitta l’account di un sedicente Babbo Natale. “Ne ha collocati più il sovranismo che il Reddito di Cittadinanza”, aggiunge un altro. “Leggo che Rita Pavone parteciperà a Sanremo e colgo l’occasione per ringraziarla di non avermi messo del carbone nella calza stanotte”, scherza tale Ibico. Ma anche: “Rita Pavone canterà Niente a #sanremo2020. Testo di Mario Giordano, musica di Povia”. E ancora: “Sanremo. Tra i big in gara anche Rita Pavone. Lo capite adesso perché non hanno voluto una co-conduttrice intelligente, istruita, musulmana e col marito ebreo? #RitaPavone”, scrive un utente con evidente riferimento al caso di Rula Jebreal.

Sono in molti a mettere in relazione le due vicende: “Quindi invece di #RulaJebreal, naturalizzata italiana, a Sanremo ci andrà #RitaPavone, naturalizzata svizzera. Le grandi vittorie dei sovranisti”, dice qualcuno. “Tra #RitaPavone e #RulaJebreal al Festival di Sanremo io avrei preferito Rula. Anche come cantante”, aggiunge qualcun altro. “Ma quindi se scateniamo un putiferio contro la partecipazione di #RitaPavone a #Sanremo2020, la Rai, per motivi di opportunità la lascerà a casa? Vi prego, facciamolo”, scrive un altro ancora. Diverse anche le critiche rivolte direttamente alla Rai: “Tra i due big di Sanremo 2020 ancora non annunciati compare a sorpresa Rita Pavone sovranista della prima ora e diffusore quotidiano di fake news sui social. Immagino che a questo giro i piani alti della Rai non avranno niente da dire a riguardo”.

Ma in una intervista al Corriere della Sera, l’ex Giamburrasca non ci sta a passare per sovranista. “Mi definisco liberale – dice – Guardo le cose, non il partito cui appartiene chi le dice. Sono profondamente italiana: vivo in Svizzera, come Mina, De Benedetti o Tina Turner, e ho il doppio passaporto, ma le mie radici sono in Italia. Mi preoccupo del mio Paese anche se non ci vivo. Se questo è essere sovranisti… per me è essere attaccati al proprio Paese. I mie genitori sono sepolti in Italia, sono legata alla mia città, Torino, e tifo Juventus”.

E a chi si domanda come mai sia tornata in scena proprio quando la Lega e i sovranisti contano in Rai, risponde: “Il “come mai proprio quest’anno?” mi dà fastidio. Se fosse così sarei in televisione tutti i giorni. Visto che non lo sono o quei santi protettori non valgono una cicca o non esistono proprio”.

Nel mare di critiche però ci sono anche alcuni che salutano la notizia con grande entusiasmo. Come Cristiano Malgioglio che esulta: “Rita Pavone a Sanremo? Meraviglioso. Artista che amo molto. Una vera numero uno”. Anche il direttore del Secolo d’Italia Francesco Storace su twitter la difende e torna sulla polemica intorno alla giornalista Rula Jebreal: “Meglio Rita Pavone a Sanremo che Rula Jebreal da Fabio Fazio”.

Pure la cantante Fiordaliso, difende su Twitter la collega dalle critiche: “Non capisco questo linciaggio di Rita Pavone. A volte (e sottolineo a volte), io non sono d’accordo con lei. Ma Sanremo non è politica, abbiate pazienza. Lei è una delle più grandi artiste italiane. O avete la memoria corta? Io sono contenta che partecipi”. Un tweet, quello di Fiordaliso, ritwittato anche da Rita Dalla Chiesa.

Fonte: Twitter, Corriere della Sera

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