Lo spot per la campagna invernale della Tim che ha come potagonisti Belen Rodriguez e Christian De Sica e delle ragazze vestite di bianco natalizio che vanno sui pattini, a qualcuno proprio non è andato giù. Nella località dove è stato girato tira aria di sollevazione popolare,«colpa» di una frase pronunciata da Christian De Sica: «Mi chiamavano lo slittino umano della Val Gardena». Solo che lo spot è stato realizzato a Pieve di Cadore, e lo spettacolare arco montano sullo sfondo è quello delle Dolomiti venete.
Da qui è scoppiato il caso della pubblicità da ritirare con il sindaco e l’opposizione unite nella protesta. Inizia tutto con il consigliere comunale Osvaldo De Lorenzo, che chiede formalmente al primo cittadino di attivarsi presso la produzione perché l’audio sia modificato. A quel punto il sindaco, Maria Antonia Ciotti conferma: «Così lo spot non va bene: chiamerò la società che lo ha realizzato. Devono utilizzare il termine “Cadore”‘».
Insomma, bisogna trasformare immediatamente lo«slittino umano della Val Gardena» in quello«del Cadore». Ma come è potuta accadere una tale svista geografica? «Ignoranza – chiosa De Lorenzo – ma si deve sapere che la fetta più bella delle Dolomiti è in Veneto».
Secondo il presidente degli albergatori della provincia di Belluno Gildo Trevisan invece l’errore potrebbe essere legato ad altri motivi: «De Sica o la produzione potrebbero essere stati pagati e non ci sarebbe niente di male. La Tim può fare quello che vuole, e in uno stesso spot ci possono essere più messaggi pubblicitari. È nella logica del commercio. La circostanza, però, finirebbe per evidenziare lo strapotere mediatico e finanziario dei nostri vicini del Trentino Alto Adige. Se invece non fossero stati pagati, per certi versi sarebbe ancora più triste. Significherebbe che siamo caduti molto in basso, e che per dare lustro al prodotto si ricorre alla Val Gardena».
Comunque secondo Trevisan aver girato lo spot da queste parti «un po’ di acqua al nostro mulino la porta» e se lo dicono gli albergatori…