Storie Italiane, Capitano Ultimo: "Scorta? Dicono che la Mafia non sia più pericolosa" Storie Italiane, Capitano Ultimo: "Scorta? Dicono che la Mafia non sia più pericolosa"

Storie Italiane, Capitano Ultimo: “Scorta? Dicono che la Mafia non sia più pericolosa”

Storie Italiane, Capitano Ultimo: "Scorta? Dicono che la Mafia non sia più pericolosa"
Capitano Ultimo in collegamento a Storie Italiane

ROMA – Capitano Ultimo è intervenuto a Storie Italiane questa mattina, 11 ottobre. Il noto Colonnello dei Carabinieri non avrà più la protezione: lo Stato ha infatti deciso di togliergli la scorta, perché ritenuta persona non a rischio. A comunicare il tutto era stato lo stesso militare, al secolo Sergio De Caprio, con un post pubblicato sulla sua pagina Twitter: “Nessun pericolo, la mafia non c’è più, è stato un gioco.Tutti invitati alla prossima cerimonia: via la tutela al Capitano Ultimo, in fondo se l’è cercata, e basta indagini, non servono più”. 

“Vogliono convincermi e vogliono convincere l’opinione pubblica che la mafia in generale non costituisce più un pericolo neanche potenziale per me e per tutti i cittadini. Questo è il senso del mio grido d’allarme” ha esordito Capitano Ultimo in collegamento a Storie Italiane. “Mi è arrivata questa comunicazione formale – ha proseguito – verso la fine di agosto, e da quel momento ho rivisto la mia vita, Falcone, le vittime che ho visto sulla strada… mi sono riapparsi in faccia e mi sono detto se è stato tutto un gioco. Vogliono cancellare tutto, vogliono abbattere il baluardo che in tanti anni ha limitato Cosa Nostra che è l’articolo 41 bis, rinnegando questo articolo che spiega che non deve essere considerato il decorrere del tempo, e questo è legge”. 

Capitano Ultimo: “Ignorano ciò che dice la Dia”

Il Colonnello dei Carabinieri ha risposto poi al magistrato Sabella che pochi giorni fa, sempre negli studi della trasmissione condotta da Eleonora Daniele, aveva specificato che secondo lui De Caprio non dovrebbe più disporre della scorta: “Io non sono nessuno in confronto a lui, concordo sul fatto che gli organi tecnici devono valutare se vi siano pericoli per me e per i cittadini, e la questione è proprio questa, un organo tecnico non può negare quello che dice la Dia, che nella sua reazione semestrale ha specificato che la mafia è ancora un pericolo. La realtà è che ci sono persone detenute al 41 bis e ciò significa che sono pericolose: questo è un dato oggettivo. Bisogna capire se c’è qualcuno che mente e non lo dico per me ma per la gente”.

“La pericolosità di un’organizzazione non si può misurare con il decorrere del tempo, che non è l’arresto di Riina. La mafia è un progetto unico che è stato portato avanti da diverse componenti di Cosa Nostra, non si può raccontare che è stato un “gioco”, e che non c’è pericolo” aggiunge Sergio De Caprio.

“Le motivazioni per la quali cercano di togliermi la scorta – ha concluso Ultimo – che ovviamente non è un mio diritto, mi sembrano un passaggio che porta a negare la pericolosità della mafia e di Cosa Nostra e a cercare di scardinare tutti quei meccanismi che fino a oggi ci hanno consentito di vincere. Quindi questo non è un problema mio, ma dell’intera comunità. Dobbiamo tenere alta la guardia i tentativi per rendere vano e abolire il 41 bis per i mafiosi e il regime carcerario duro sono pericolosi”. 

Fonte: STORIE ITALIANE

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