Storie Italiane, Giacomo Celentano denuncia: “Non mi fanno lavorare per via della mia fede”

ROMA – “Non mi fanno lavorare per via della mia fede”. A denunciarlo è Giacomo Celentano, figlio di Adriano e Claudia Mori, nonché fratello di Rosita e Rosalinda. Ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, in onda su Rai Uno, Celentano junior ha sostenuto di sentirsi emarginato dai media tradizionali a causa del suo percorso di fede intrapreso negli ultimi anni. 

“Sono circa 10 anni – ha detto – che a causa della mia fede, tutti sanno che sono credente, vengo bandito dai mass media ufficiali”. Il figlio del Molleggiato, che è cantautore e scrittore, racconta di aver incontrato difficoltà sia nel mondo della musica che della editoria. “Non accuso i giornalisti – aggiunge – ma faccio un esempio, quando devo portare un mio brano ad una casa discografica, mi scartano. Un credente che fa questo mestiere va contro corrente, questo è sicuro”.

Nonostante questo Giacomo Celentano non ha alcuna intenzione di rinunciare ai suoi progetti: “Io continuo a fare i miei due mestieri, cantautore e scrittore, perché mio Signore Gesù mi ha donato dei talenti, il mio dovere di cristiano è quello di far fruttificare i miei talenti, anche artistici, quindi continuerò”. “In questi anni, ho avuto difficoltà a promuovere quello che faccio – continua – Soprattutto tra gli addetti ai lavori. E non c’entra il mio cognome. Nonostante le difficoltà, vado avanti con i miei lavori. E’ il Vangelo che me lo chiede”. 

Nel raccontare la sua storia, Giacomo Celentano spiega come sia stato decisivo per lui l’incontro con Katia, sua moglie, con la quale ha rispettato la castità per tutti e quattro gli anni di fidanzamento. “Ho notato questa ragazza dagli occhi profondi che mi ha colpito. Lei mi ha trasmesso la sua fede. Dopo un anno di amicizia, ci siamo innamorati e fidanzati, abbiamo deciso di rispettare questo valore della castità prematrimoniale”.

Fonte: Storie Italiane

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