Stranger Things 3, il messaggio degli attori: “L’amicizia è più forte della paura”

Stranger Things, attori lanciano messaggio: amicizia batte la paura
Stranger Things 3, il messaggio degli attori: “L’amicizia è più forte della paura”

ROMA – La tanto attesa terza stagione della popolare serie televisiva Stranger Things ha debuttato il 4 luglio su Netflix. Gli attore Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin, che interpretano rispettivamente Dustin Henderson e Lucas Sinclair, hanno voluto lanciare un messaggio importante: “L’amicizia può essere più forte della paura. Con i legami tra le persone, la famiglia e il cameratismo, si può fare fronte comune contro le avversità”.

La famiglia di Matarazzo, nato nel New Jersey, è originaria di Avellino, un suo zio acquisito è di Procida, ma il sedicenne confessa ridendo di non sapere neanche una parola di italiano. Non era mai stato in Italia McLaughlin, 18 anni il prossimo ottobre, il primo della sua famiglia, informa, a visitare Roma.

I due, poco più che bambini nella prima stagione di ‘Stranger Things’, sono nella capitale per la promozione stampa della terza stagione della serie fantasy creata dai Duffer brothers. La definiscono “più thriller e con più scene horror della precedente” e attribuiscono il successo della serie al fatto che sia “uno show multigenerazionale, con un mix di generi diversi e protagonisti adolescenti, bambini e adulti, dove ognuno può far riferimento a qualcuno o qualcosa. E poi chi non ama gli anni Ottanta?”.

La terza serie è ambientata nel 1985 a Hawkins (Indiana), dove è nato anche un nuovo centro commerciale molto frequentato dai ragazzi, che dovranno capire come crescere insieme, tra nuove storie d’amore, musica e riferimenti modaioli d’epoca, mentre il pericolo incombe e ai loro nemici se ne aggiungono altri: il male, insomma, non si esaurisce mai, ma continua invece ad evolversi.

Gli anni Ottanta della terza serie sono quelli in cui sono cresciuti i genitori dei giovani protagonisti, ma Matarazzo e McLaughlin, pur confessando qualche difficoltà a capire certi riferimenti culturali (nella terza serie si cita molto l’attrice Phoebe Cates, e Caleb-Lucas ammette “di aver creduto che si chiamasse Cats”) chiariscono di amare molto la moda di quei tempi: “Non mi piaceva molto come mi vestivano nelle prime due stagioni, nella terza mi sento a mio agio, molto in bianco e rosso e con camicie alla giapponese”.

Caleb ha anche dichiarato in conferenza stampa di essere un appassionato di moda e di avere un debole per le sneaker, con almeno 80 paia nella scarpiera. Un’icona di bellezza anni Ottanta? Per tutti e due è “la mamma”. Matarazzo ha cominciato la sua carriera a 9 anni nel musical “Priscilla, la regina del deserto”, McLaughlin a 10, anche lui a teatro, interpretando Simba in “The Lion king”. 

Hanno poi condiviso lo stesso palco de “I miserabili” ma la vera fama è arrivata con “Stranger Things”: “La mia vita è cambiata completamente, quella professionale e anche quella sociale. Ci riconoscono tutti, ormai per me è una cosa naturale, mi sono dimenticato com’ero prima quando nessuno sapeva chi fossi, e ci sono più opportunità di parlare di ciò che facciamo”, spiega Matarazzo.

Per Caleb il lato buono della fama è composto dai viaggi in tutto il mondo, dai fan, dalle piattaforme social ( sono su Instagram ne ha quattro, tutte popolarissime, #embraceyourface #beyourbiggestfan, #calebmclaughin e #calebmclaughinweek). Ogni stagione, aggiunge “ci ha portato a una dimensione di sempre più grande e farci scoprire chi siamo”.

Intanto lui è stato scoperto da Steven Soderbergh, che l’ha voluto nel suo nuovo “High Flying bird” tutto girato con un iPhone 8: “Soderbergh è un genio, una persona eccezionale. Mi ha scelto indipendentemente dalla serie perché quando ho fatto il provino non aveva mai visto Stringer Things”. Matarazzo invece ha girato un video con Katy Perry che l’ha voluto con lei, racconta”proprio perché è una fan della serie”.

Girare il video è stato molto divertente, chiarisce, “e anche essere sollevato da terra vestito da basket”, sebbene lui non sia un grande appassionato di sport: “Non mi interessa, io amo il teatro”. Caleb invece adora il basket,il football americano e gioca anche a tennis. I due, insieme a tutto il gruppo dei giovani attori, sono diventati adolescenti durante le tre stagioni della serie: “Stiamo crescendo mentre giriamo, quando riguardo gli episodi prima stagione mi dico,v’mamma mia quanto ero piccolo'”, spiega Caleb. “Qualche volta è stato stressante affrontare certe scene, ma è bello averlo fatto con un gruppo di coetanei”.

Nessuna paura, però per il “demogorgone” la creatura mostruosa della serie. Le paure dei due giovani protagonisti sono altre: per Caleb quella “delle persone malvagie nella vita”, per Gaten “l’idea che anche nella vita reale possa esserci, come in “Stranger Things”, un altro mondo che potrebbe vincere”. (Fonte AGI)  

Gestione cookie