Temptation Island Vip: Della Benetta, l'insegnante-tentatrice al centro delle polemiche Temptation Island Vip: Della Benetta, l'insegnante-tentatrice al centro delle polemiche

Temptation Island Vip: Della Benetta, l’insegnante-tentatrice al centro delle polemiche

Temptation Island Vip: Della Benetta, l'insegnante-tentatrice al centro delle polemiche
Temptation Island Vip: Della Benetta, l’insegnante-tentatrice al centro delle polemiche

ROMA – Intervistata dalla Zanzara, il programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, parla Emma Della Benetta, la professoressa di Vicenza al centro delle polemiche per aver partecipato come “tentatrice” all’edizione (ora in onda) di Temptation Island Vip.

“Sono stata definita immorale e volgare dall’assessore veneto Donazzan – dice la tentatrice – Io so come sono, come vivo, so di avere dei valori nei quali credo e che rispetto. Probabilmente il rispetto del diverso, della libertà altrui, non è nella gerarchia dei valori dell’assessore Donazzan”.

“Non ho violato nessuna legge – dice l’insegnante – e vengo criticata da chi la trasmissione non l’ha ancora vista. L’assessore Donazzan dice dio non averla vista. Ma secondo voi è normale che una persona possa esprimersi prima su qualcosa che non conosce? Secondo voi un’istituzione si può pronunciare su qualcosa che non conosce? Per quanto mi riguarda come insegnante la conoscenza è alla base. Se non si conosce, è meglio tacere”.

“Prima di potersi esprimere sulla moralità di qualcuno – dice ancora – bisogna vedere la realtà. Intanto sto continuando ad insegnare, certo che sì. Il mio lavoro è compatibile con un reality perché so di aver sempre mantenuto un comportamento decoroso. Perfino dentro il programma. Di questo sono certa. Al massimo sono stata in costume, e questo per la Donazzan sarebbe amorale? Definendomi in un certo modo mi ha mancato di rispetto, è un pregiudizio. E poi perché non posso avere degli interessi, una professione seria fuori dal mio lavoro di insegnante. Se io faccio bene il mio lavoro di insegnante, perché non posso fare qualcos’altro nei limiti del pubblico decoro e della legalità? Non ho mai invitato i bambini a seguire la trasmissione in alcun modo. E vi invito invece a cavare qualcosa di scorretto, di poco morale in quello che ho fatto”.

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