Altro editoriale per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini: ”Se questo governo non può contare su una maggioranza coesa, l’idea di andare al voto al più presto va valutata con attenzione”.
Nonostante le critiche da più parti che lo considerano fazioso Minzolini parla ancora di politica.
”Serve un governo autorevole – ha tra l’altro poco prima sostenuto il direttore – Se invece, tra quelli che dicono di sostenere il governo c’è chi con infingimenti e esasperanti trattative spera di trasformare il governo in un governicchio”, tante vale allora prendere atto che non si può più andare avanti. ”Sarà il capo dello stato a verificare – ha aggiunto – se in parlamento c’è una maggioranza alternativa oppure no. Ben sapendo però che se si metta insieme una maggioranza diversa da quella uscita dalle elezioni, si da vita ad un ribaltone, ovvero si permette a chi ha perso le elezioni di governare magari per offrirgli l’opportunità di cambiare la legge elettorale”.
Per Minzolini è difficile che una maggioranza ”messa insieme per pochi mesi” possa assumersi la ”responsabilità di riforme e manovre economiche severe prima di andare a votare”. ”Insomma – ha spiegato – si rischia solo di perdere tempo. Per tornare ad oggi se questo governo non può contare su una maggioranza coesa, l’idea di andare al voto al più presto va valutata con attenzione. Potrebbe essere l’unica maniera per fare chiarezza. In fondo – ha concluso – dare la parola agli elettori non è una maledizione, ma il sale della democrazia”.