Tv. Analogico addio, la Lombardia passa al digitale

Il prossimo 25 ottobre comincerà anche in Lombardia l’era della televisione digitale. Dal 25 ottobre, infatti, è previsto il graduale spegnimento di tutte le trasmissioni televisive in analogico, il cui totale switch off terminerà il 26 novembre 2010 (data del passaggio a Milano).

Contemporaneamente alla Lombardia cominceranno la rivoluzione digitale anche il Piemonte orientale e le province di Parma e Piacenza, mentre Mantova, unica provincia lombarda ad attivarsi in seguito, prevede di passare al digitale dal 30 novembre al 10 dicembre 2010. Entro queste date, quindi, per continuare a vedere i programmi televisivi sara’ necessario un decoder.

Prosegue quindi il cammino della tv italiana verso il digitale terrestre, partito nel 2008 con la Sardegna, e che finora ha coinvolto Campania, Lazio (esclusa la provincia di Viterbo), Piemonte occidentale, Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta. Dal 27 novembre al 2 dicembre sarà la volta dell’Emilia Romagna; dal 30 novembre al 10 dicembre il Veneto (incluse le province di Mantova e Pordenone); dal 3 al 15 dicembre il Friuli Venezia Giulia; in Liguria è posticipato al primo semestre del 2011.

Ad agosto quasi metà della popolazione italiana usava un decoder per guardare la tv. La piattaforma analogica è scesa al 36%, quella satellitare è stabile al 15.7%. Il passaggio al digitale ha offerto anche l’occasione, a molte famiglie, di cambiare il vecchio televisore con uno nuovo con il decoder integrato, come conferma il numero degli smaltimenti di televisori nelle riciclerie.

Secondo i dati presentati da ReMedia, uno dei principali consorzi attivi nello smaltimento, aumenta la raccolta dei vecchi tv color: nel Piemonte occidentale, ad esempio, si registra un +206%, nel Lazio c’è stato un aumento del 125%, in Campania del 410%. Nei primi sei mesi del 2010 ReMedia ha raccolto e inviato a riciclo 19.500 tonnellate di tv e monitor a livello nazionale, di cui 4.139 nella sola Lombardia equivalenti a quasi 207mila pezzi.

”Le tv giunte a fine vita diventano Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), che non possono essere gettati nei normali cassonetti della spazzatura ma vanno portati presso le isole ecologiche comunali – precisa ReMedia -. Dallo scorso 18 giugno, però, in occasione dell’acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica per uso domestico, il distributore avrà l’obbligo di ritirare gratuitamente il vecchio. Da un monitor a tubo catodico si recupera l’88% di materiali: per il 48% si tratta di vetro, poi di rame (3%), ferro (12%), alluminio (4%) e plastica (16%).

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