“Stasera che sera? Lo rifarei”. Barbara D’Urso spiega le proprie ragioni dopo la chiusura del programma Mediaset chiuso dopo sole due puntate per i bassi ascolti. In un’intervista al Corriere della Sera la conduttrice napoletana spiega: “Sono stata inondata da mail di persone comuni, di persone che lavorano con i disabili che mi hanno ringraziato. C’è un pezzo d’Italia che sta dalla mia parte”.
I dubbi di molti si sono focalizzati sull’intervista a Francesco Nuti, l’attore che da quattro anni soffre di gravi problemi neurologici a causa di un incidente domestico e ha le corde vocali lesionate dall’emiparesi. “La mia redazione dopo aver visto Francesco Nuti da Magalli ha contattato i suoi familiari, si giustifica D’Urso. Nuti è stato più che felice di accettare perché vuole tornare a vivere e a lavorare. Ho avuto il calciatore Stefano Borgonovo, malato di Sla, ospite: perché lui sì e Nuti no?”
La conduttrice nega di averlo fatto per gli ascolti: “Se avessi voluto cercare ascolti lo avrei messo all’inizio del programma, non alle 23.30. E dov’erano tutti quelli che ora protestano quando Nuti è andato in video alle 12.30 e potevano vederlo anche i bambini?”, dice riferendosi alla puntata de ‘I fatti vostri’ di Magalli andata in onda lo scorso novembre.
Ma sul fatto che comunque la trasmissione non abbia funzionato, la conduttrice dice di non avere nulla da rimproverarsi: “Come un soldatino mi sono messa a disposizione dell’azienda. Forse c’erano troppe cose diverse messe insieme, non c’era una regia di idee e anche io, molto presa da Pomeriggio 5, non sono riuscita a metterci la testa. Ad esempio sono stata ingenua a voler mostrare le due facce dell’Italia, mettendo a confronto scrittori importanti e gente comune, l’intellighenzia e la piazza: una buona idea ma formulata in modo sbagliato”.
Sulla frequente associazione del suo nome alla tv trash, D’Urso si dissocia. “Lascio dire, ma è solo il punto di vista di qualcuno. Penso di aver fatto una domenica vera, sincera, anche di qualità. So che Mediaset mi considera una risorsa. . Mi confronto sempre vis à vis con il mio editore. Anche la decisione della chiusura del programma è nata da questo tipo di confronto. E poi ho la sfida del pomeriggio che per Canale 5 è molto importante. Finiti Amici e il Grande Fratello, Pomeriggio 5 si allunga a tre ore, è un traino importante per gli altri programmi”.
Pentimenti sul passato non ne ha: “Rivendico anche l’esperienza di ‘Un, due tre stalla’, che fu massacrato. Ma aver lavorato con Maria De Filippi è stato stimolante, il programma aveva un suo perché. Anche queste due puntate di ‘Stasera che sera’ mi sono servite. Non butto via nulla. Pomeriggio 5 mi riesce bene. E vado orgogliosa di Domenica 5: cinque ore e mezza di diretta tutte da sola per un anno. E lo riempivo di temi importanti, come la violenza sulle donne, i bimbi down, il terremoto ad Haiti”.