La fiction “impegnata” della Rai batte il reality show. Il 7 febbraio il film per tv sulla figura di Franco Basaglia ha superato, in termini di ascolti, la puntata di “Amici” di Maria De Filippi.
Il telefilm sulla figura del celebre psichiatra ha infatti catalizzato davanti al piccolo schermo quasi 5 milioni e mezzo di spettatori, per uno share del 21,25%. La miniserie è andata in onda su Raiuno: il 7 febbraio c’è stata la prima puntata, l’8 ci sarà il seguito. La trasmissione di Canale 5 invece ai 5 milioni non è arrivata.
“C’era una volta la città dei matti” è ispirato alla figura per certi versi leggendaria e comunque controversa di Franco Basaglia, uno psichiatra che spese la sua esistenza per porre fine al dramma della reclusione coatta dei sofferenti di malattie mentali. Una rivoluzione culturale che portò alla legge del 1978 con cui venne decretata la chiusura dei manicomi, legge che ancora porta il suo nome. Basaglia, veneziano, iniziò la sua battaglia nel 1971 all’interno dell’allora manicomio di Trieste di cui era direttore.
Coinvolse le famiglie, sostenne la necessità di considerare il disagio mentale un’istanza di cui tutta la società doveva farsi carico, invitò le persone a guardare ai “matti” con un’ottica improntata all’umanità dell’ascolto e non solo della sorveglianza, della punizione, del carcere. Nel 1977 quell’istituto chiuse, ma i semi di quella rivolta, ispirata all’onda lunga delle liberazioni perseguite negli anni ’60, trovarono risposta in sede politica e amministrativa. Da allora il trattamento sanitario riservato al disagio psichico è irreversibilmente un altro.
A dar corpo e voce sullo schermo a Franco Basaglia è’ il bravo Fabrizio Gifuni .
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