Un posto al sole, ira del pubblico per la puntata sui rifugiati: "Propaganda gratuita per il Pd" Un posto al sole, ira del pubblico per la puntata sui rifugiati: "Propaganda gratuita per il Pd"

Un posto al sole, ira del pubblico per la puntata sui rifugiati: “Propaganda gratuita per il Pd”

Un posto al sole, ira del pubblico per la puntata sui rifugiati: "Propaganda gratuita per il Pd"
Un posto al sole, ira del pubblico per la puntata sui rifugiati: “Propaganda gratuita per il Pd”

ROMA – Polemiche su Un posto al sole. Colpa della puntata andata in onda il 19 giugno 2018, alla vigilia della Giornata internazionale del rifugiato, e che per questo ha voluto trattare il tema dei profughi. Apriti cielo. Sul web è stato un diluvio di critiche, con accuse di fare “campagna elettorale per il Pd”.  [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Tante sono state le polemiche che il capo degli autori della soap più longeva d’Italia, Paolo Terraciano, ha dovuto spiegare che le storie vengono scritte “con mesi di anticipo”, in questo caso in occasione della Giornata internazionale del rifugiato, ma senza implicazioni con l’attualità.

A suscitare le ire di molti spettatori sono state le frasi di Michele Saviani (interpretato da Alberto Rossi), giornalista vicino alle battaglie sociali, e da Vittorio Del Bue, figlio di Guido, il buono per antonomasia della soap. 

In radio Saviani celebrava insieme al giovane Vittorio la Giornata mondiale del rifugiato e ha detto: “Oltre 65 milioni di persone sono state costrette a lasciare casa, famiglia, la loro vita. Tra questi 11 milioni di rifugiati sono bambini esposti al rischio di violenze di qualsiasi tipo. Immaginate che ogni minuto, cinque famiglie del vostro palazzo siano costrette a lasciare la propria casa, la propria via, il proprio quartiere per una guerra o una persecuzione. Date un volto a questi numeri”. E Vittorio gli ha fatto eco: “Aiutare chi è più in difficoltà di voi, può solo fare di voi una persona migliore”.

Queste parole hanno scatenato le critiche: “È propaganda gratuita pro PD, basta!“, “Puntata vergognosa e di propaganda”, fino a: “Questo programma è diventato indegno. (…) Mi sembra di vedere la campagna elettorale del PD. Datevi una regolata”.

Così l’autore Terraciano è dovuto intervenire per cercare di stemperare le ire, e in una intervista rilasciata a La Stampa ha spiegato:

“Scriviamo le storie con mesi di anticipo. Questa puntata è stata pensata per andare in onda durante la Giornata internazionale del rifugiato. Rispetto a quello che sta succedendo nelle ultime settimane in Italia è ovviamente una coincidenza. Sono storie pensate a febbraio. Noi non scendiamo mai in campo per essere divisivi, al contrario. Qualsiasi tematica trattiamo lo facciamo sempre con equilibrio, cercando di offrire a casa degli spunti di riflessione”.

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