Stasera, lunedì 29 novembre, per il ciclo Crime Doc targato Rai Documentari su Rai Due va in onda in prima serata la docuserie in due episodi “La vera storia della Uno Bianca” (una coproduzione Rai Documentari e Verve Media Company).
Origine del nome, componenti della banda e storia della Uno Bianca
La banda della Uno bianca, composta perlopiù da poliziotti, ha segnato la storia d’Italia tra il 1987 e il 1994 causando ventiquattro morti e oltre cento feriti soprattutto in Emilia Romagna.
Il nome della banda, Uno bianca, deriva dalla macchina spesso usata per le loro rapine. Macchina usata in quanto piuttosto facile da rubare e di difficile identificazione data l’estrema diffusione in quel periodo.
I colpi della banda sono iniziati nel 1987, a Rimini, dove in soli due mesi vengono effettuate dodici rapine notturne nei caselli autostradali lungo l’autostrada A14, utilizzando all’inizio una Fiat Regata grigia. Nell’ottobre di quell’anno la strada dell’Uno Bianca si è incrociata con quella dei poliziotti Antonio Mosca, Luciano Baglioni e Pietro Costanza. La banda stava organizzando un tentativo di estorsione nei confronti di un rivenditore di auto, ma durante il pagamento è avvenuto uno scontro a fuoco con la polizia che ha provocato la morte di Mosca. Baglioni e Costanza vivranno, da quel momento in poi, per trovare i colpevoli dell’omicidio e, dopo sette anni di rapine, morti e indagini, smaschereranno i fratelli Savi, scoprendo la verità: gli assassini del loro amico Mosca erano una banda composta per quattro quinti da poliziotti.
Uno bianca e servizi segreti
Molte volte si è parlato di un possibile legame tra la banda dell’Uno bianca e i servizi segreti. Legame smentito da uno dei componenti della banda, Fabio Savi: “Dietro la Uno bianca c’è soltanto la targa, i fanali e il paraurti. Basta. Non c’è nient’altro”.