Vieni da Me, Alvaro Vitali: “Ecco come ho conosciuto Federico Fellini”

Alvaro Vitali, Vieni da Me
Alvaro Vitali nello studio di Vieni da Me

ROMA – Intervistato da Caterina Balivo, ospite nel salotto di Vieni da Me, Alvaro Vitali si presta al gioco della cassettiera.

“Un cappello, una sciarpe e degli occhiali? E’ il grande maestro – spiega Alvaro Vitali – Federico Fellini. Ho fatto quattro film con lui. Come mi ha scelto? Non lo so. Mi aveva preso a ben volere. Lui si divertiva tantissimo con me perché raccontavo barzellette e parlavo in romanesco. Lui mi raccontava tante storie, mi parlava dei suoi film. Io all’inizio lo chiamavo dottore. Poi faro. Perché lui ci illuminava”.

“Io lavoravo a Trastevere. Non conoscevo Fellini – racconta – All’epoca d’altronde avevo 16 anni. A lui serviva un ragazzino piccolino e magrolino e così andai a Cinecittà. C’era una marea di gente. C’era di tutto. Andai lì la mattina alle 7 e alle 9 ero rimasto con un ragazzino di Napoli. Lui era su una scala. Sentii una vocina: allora ragazzi, chi di voi due sa fare il fischio del merlo? Io fischiai alla pecorara. Lui allora mi fa: prendete lui che l’altro aspetta ancora il merlo”.

“Federico – continua – quando veniva a cena a Roma mi voleva sempre con lui. Quasi tutte le sere andavano a cena insieme. Lui si divertiva con me. Una volta disegnò una zanzara e mi disse: questo sei tu”.

Fonte: Vieni da Me.

Gestione cookie