Vieni da Me, Fabrizio Ravanelli: "La Juve una palestra di vita" Vieni da Me, Fabrizio Ravanelli: "La Juve una palestra di vita"

Vieni da Me, Fabrizio Ravanelli: “La Juve una palestra di vita”

Vieni da Me, Fabrizio Ravanelli: "La Juve una palestra di vita"
Fabrizio Ravanelli a Vieni da Me

ROMA – Fabrizio Ravanelli è stato ospite di Vieni da Me, nella puntata di oggi, 13 gennaio. L’ex calciatore della Juventus e Lazio intervistato da Caterina Balivo ha raccontato aneddoti della sua vita privata e professionale.

“La mia maglia preferita? La Juventus”. Poi una piccola parentesi sugli infortuni di Zaniolo e Demiral durante Roma-Juve: “Dispiace molto, ormai il calcio serve molta forza fisica. Due infortuni strani”. Capitolo Juve: “Sono arrivato come settimo attaccante ma poi sono partito come primo. E’ il mio orgoglio. Boniperti chiamò a casa alle dieci di sera, mio padre pensò ad uno scherzo. Quel periodo è stato fantastico. Quattro anni fantastici, dove sono diventato uomo e ho messo su famiglia. E’ stata una palestra di vita per me”. La famosa esultanza: “Capitò in una partita contro il Napoli. Era una partita brutta dove alla fine la sbloccai e decisi di esultare tirando la maglia sopra la testa. Fu casuale”. La conduttrice poi gli chiede di quando andò via dalla Juve: “Ad un certo punto, però, ti hanno dato del venduto…”. “Ma no, sono andato via io, ma anche Vieri e Sousa. E’ stata una scelta aziendale. Oggi è difficile avere un calciatore bandiera perché le squadre devono far quadrare i conti“, risponde Ravanelli.

Sulla famiglia e l’infanzia: “Mio papà ha fatto tanti sacrifici, mi ricordo ancora quando lui aveva 40 anni e si diplomò perito tecnico per poter aver 50mila lire in più sullo stipendio. Quando sono passato dal Perugia all’Avellino sono stati mesi difficili. Avevo 18 anni e stare da solo in un appartamento non era facile. Ho sofferto un po’ di solitudine, mi mancava la famiglia e gli amici, ma quell’esperienza mi ha maturato tanto perché nella vita sono le esperienze negative che ti fanno crescere e ti fanno diventare uomo“ racconta. Infine la Balivo gli mostra una clip di fine anni Novanta dove si vedeva parlare il papà e, di fronte a queste immagini, Ravanelli non trattiene le lacrime. (Fonte: VIENI DA ME).

 

 

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