Giovanni Vernia, Vieni da Me Giovanni Vernia, Vieni da Me

Vieni da Me, Giovanni Vernia: “Quando iniziai a fare le imitazioni…”

Giovanni Vernia, Vieni da Me
Giovanni Vernia nello studio di Vieni da Me

ROMA – Intervistato da Caterina Balivo, ospite nel salotto di Vieni da Me, Giovanni Vernia ha raccontato il suo passato da ingegnere: “Subito si sparse la voce che facevo le imitazioni, anche del mio capo”. Poi è arrivato un videomessaggio del migliore amico Emanuele: “Abbiamo vissuto momenti unici, vacanze straordinarie. Hai sempre fatto le cose con dedizione e amore, sono fiero di esserti amico e di tutte le cavolate che abbiamo fatto». A proposito del suo passato da manager:

“Quando feci Zelig ero country manager di questa azienda americana. Percepivo anche uno stipendio importante. Ho tenuto insieme le due vite per un anno, poi nel 2009 ebbi l’ultimatum dalla mia agenzia. Io non volevo lasciare il lavoro, mia moglie mi disse di provarci”.

“Renzo Arbore? l mito assoluto. Sono un suo grande fan come mio padre. Una volta mi ha chiamato per farmi i complimenti per l’imitazione. Allora ho chiuso il telefono e ho memorizzato il numero come Dio”. “Mia madre – ricorda – cantava in chiesa ad un volume molto alto, io mi vergognavo perché pensavo fosse per quello, invece era perché cantava bene”. Poi Vernia ha parlato delle sue imitazioni a Tale e Quale show: “Saluto la mia truccatrice Cristina. È stata durissima per lei. Mi hanno infilato due auricolari dal mattino nelle orecchie per via della maschera”.

Fonte: Vieni da Me.

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