Vieni da me, Luisa Impastato ricorda lo zio Peppino: “Non l’ho conosciuto, ma porto avanti la sua lotta”

Luisa Impastato a Vieni da me: Non ho conosciuto Peppino ma avanti lotta
Vieni da me, Luisa Impastato ricorda lo zio Peppino: “Non l’ho conosciuto, ma porto avanti la sua lotta”

ROMA – Luisa Impastato, la nipote del giornalista Peppino ucciso dalla mafia nel 1978, lo ricorda durante l’intervista con Caterina Balivo a Vieni da me. A 41 anni dalla morte di Peppino Impastato, la nipote Luisa spiega di non averlo mai conosciuto, ma di aver sempre ascoltato i racconti della nonna, che ne ha portato avanti il ricordo.

Impastato è stato ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, giornalista “colpevole” di aver sempre cercato la verità. Oggi la nipote ha spiegato a Caterina Balivo di essere impegnata a portare la sua storia nelle scuole, per lanciare un importante messaggio contro la mafia e racconta: “Peppino non l’ho conosciuto, ma mi è stato raccontato da mia nonna che parlava di Peppino alle persone che venivano appositamente per ascoltare la sua storia. Mia nonna ha portato avanti il suo ricordo ed è quello che facciamo noi oggi. Mia nonna non ha dovuto combattere solo contro a mafia, ma anche contro quei che volevano far credere che Peppino si fosse ucciso o che fosse un terrorista”.

La nipote Luisa spiega anche che ci sono voluti anni per avere giustizia: “Ci sono voluti 24 anni per avere giustizia. Io sono arrivata nove anni dopo la morte di Peppino, ma ricordo la battaglia per avere giustizia che è stata molto impegnativa. Mia nonna, all’inizio non voleva costituirsi parte civile perché temeva per la vita di mio padre che, però, insieme a mia nonna, ha deciso di combattere per rendere giustizia a Peppino. E’ stata una scelta coraggiosa quella di mia nonna, anche perché era sposata con un mafioso. Mia nonna ha denunciato Gaetano Badalamenti da subito e abitava a 100 passi da casa”.

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