ROMA – Marco Baldini ospite di Caterina Balivo a Vieni da me racconta gli esordi a Radio 2, il rapporto con Fiorello, la sua prima volta con Mike Bongiorno e anche il dispiacere provocato da Vittorio Feltri. Proprio il giornalista l’ha criticato quando lui confidò in tv i suoi problemi economici: “Essere cattivi paga, ma io voglio essere buono”.
Parlando di Mike Bongiorno, ha raccontato che quando ci ha parlato la prima volta stava girando uno spot con Fiorello: “Mi arrivò una telefonata mentre giravano lo spot e così mi chiamò dal numero di Fiorello. Io risposi ‘non prendermi in giro’, ma dietro sentivo Fiorello ridere. Gli dissi ‘signor Mike salve’. E lui: ‘Chiamami Mike che di signore ce n’è uno e sta in cielo”.
Sapeva che facevo la usa imitazione emi disse: “Ho chiesto ai miei legali e non posso fare nulla, quindi continuate”. Poi la festa nel 2007 nel quartiere Prati a Roma per il primo posto in classifica del programma Viva Radio 2 con Mike vestito da Zio Sam e loro da majorette: un momento unico per loro.
Parlando di Vittorio Feltri, racconta la discussione nata dalla sua vicenda di gioco d’azzardo e ci fu una gara a “sparare a Baldini” nel senso buono: “Mi davano del piangina, di uno che andava a lamentarsi, ma quello era il mio mestiere e volevo dire alle persone che vado in tv perché è il mio habitat naturale”.
Allora rispose a Feltri: “Vado in tv perché è il mio mestiere, non è che faccio il chirurgo o l’avvocato e vado in ospedale o altrove. E lui non mi ha più risposto. In quel momento erano tanti a scrivere, vedere un articolo scritto da lui, uomo di cultura, e abbassarsi a voler mettere il carico d’assi mi ci ha fatto rimanere un po’ male, ti dico la verità”.
La Balivo svela che le opinioni su Baldini sui social network non sono ancora delle migliori e Baldini dando un giudizio su Feltri dice: “Essere cattivi oggi paga, ma io voglio essere buono. Non gli do un voto, dico che è stato cattivello”.
Poi scherzando sul rapporto con Rosario Fiorello, spiega che i due erano praticamente una coppia. La Balivo chiede se gli sia mai pesato fare la spalla: “No, mi viene naturale, perché spesso non ero la spalla. Cioè ero sì la spalla, ma lui prendeva spunto da quello che diceva lui per fare una battuta. Io ero bravo in qualche modo ad alzare la palla e lui a schiacciare, ma mi divertivo perché mi faceva ridere”.
Poi aggiunge: “Una coppia, un team, come lo siete voi, è fatta da tante persone e ognuno ha il suo ruolo. L’importante è fare in modo che il programma sia seguito, che arrivi l’audience e riuscire ad arrivare a un risultato, non importa chi alza o chi schiaccia”.
(Fonte Rai)