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Vieni da Me, Raz Degan: “Quando arrivai in ritardo per il provino e…”

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Raz Degan nello studio di Vieni da Me

ROMA – Intervistato da Caterina Balivo, ospite nel salotto di Vieni da Me, Raz Degan gioca con la cassettiera del programma.

“Cosa mi ricorda la metro? Parigi. Venticinque anni fa – racconta Raz Degan – ero bloccato in metro quando stavo andando a fare un provino. E forse il fatto che arrivai in ritardo mi aiutò poi col provino perché alla fine mi presero per la pubblicità. Pubblicità che poi mi rese famoso e a cui devo tanto”.

“Devo tutto – spiega – a un sogno. E ora vorrei che tanti altri bambini avessero la possibilità di sognare come me. Noi italiani siamo fortunati e generosi. Ora dobbiamo aiutare anche agli altri bambini a scuola. Quando ero piccolo sognavo tanto e volevo conquistare il mondo. Volevo viaggiare. I sogni sono importanti”.

“La mia carriera? All’inizio ero un barista – racconta ancora Raz Degan – ed ero… biondo. Sono cresciuto in un kibbutz. Era un po’ come un campeggio. Non c’erano soldi. Stavano sempre insieme. Era una ideologia. Non usavamo denaro. Era tutto molto bello. Non c’è in fondo una vita migliore che una vita piena di sogni”.

Poi Raz Degan racconta del suo viaggio in Niger: “Volevo vedere come spendevano i soldi. E’ diverso quando vai lì. Una esperienza che mi ha toccato e ora sono qui per questo. Per aiutare loro”.

 

Fonte: Vieni da Me.

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