Vittorio Feltri da Barbara Palombelli a Stasera Italia: "Chi vorrei al governo? Hitler" Vittorio Feltri da Barbara Palombelli a Stasera Italia: "Chi vorrei al governo? Hitler"

Vittorio Feltri da Barbara Palombelli a Stasera Italia: “Chi vorrei al governo? Hitler”

Vittorio Feltri a Stasera Italia gela tutti. Alla domanda di Barbara Palombelli: “Chi vorresti al governo?” risponde: “Adolf Hitler”. 

La gaffe di Vittorio Feltri da Barbara Palombelli a Stasera Italia

L’ex direttore di Libero e del Giornale è stato ospite del programma serale di approfondimento di Rete Quattro. In studio si parlava del governo che succederà a quello giallorosso di Giuseppe Conte. 

La conduttrice, Barbara Palombelli, ha voluto raccogliere le opinioni degli ospiti su un prossimo governo guidato dal presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. 

“Fatemi dei nomi di persone importanti che vorreste al governo”, ha domandato Palombelli ai suoi ospiti. E Feltri ha risposto: “Hitler”, facendo calare il gelo in studio. 

Palombelli ha poi ripreso la parola stigmatizzando quell’uscita: “Se è una battuta non mi piace per niente. No, no, no”. Al che Feltri ha tentato di minimizzare: “Eh vabè, Madonna santa, non si può dire niente”.

Vittorio Feltri: vita privata, moglie e figli 

Nato a Bergamo il 25 giugno del 1943 sotto il segno del cancro, Vittorio Feltri si è laureato in Scienze Politiche. Da giovane si è sposato con Maria Luisa, dalla quale ha avuto due figlie gemelle: Saba e Laura. Il parto è stato però letale a Maria Luisa, e Feltri è rimasto vedovo a 24 anni.

Nel 1968 si è risposato con Enoe Bonfanti, dalla quale ha avuto Mattia, giornalista e direttore di Huffington Post Italia, e Fiorenza.

Vittorio Feltri: carriera

Vittorio Feltri ha iniziato nel 1962 la carriera di giornalista, collaborando con L’Eco di Bergamo con alcune recensioni cinematografiche. Nello stesso periodo viene assunto come impiegato alla Provincia di Bergamo, incarico che lascia poi per concentrarsi sulla carriera giornalistica.

Approda quindi a La Notte come praticante, a Milano, poi al Corriere d’Informazione, quindi al Corriere della Sera. Scrive per Prima Comunicazione, nel 1983 diventa direttore di Bergamo oggi, ma nel 1984 viene chiamato al Corriere della Sera come inviato speciale. 

Nel 1989 assume la direzione del settimanale L’Europeo, nel 1992 va a dirigere L’Indipendente. L’anno seguente conosce Silvio Berlusconi e nel 1994 va a dirigere Il Giornale, il cui editore è Paolo Berlusconi, fratello del politico. Lascia il quotidiano quattro anni dopo e va a dirigere il settimanale Il Borghese. 

Nel 1999 passa al Quotidiano Nazionale, diventandone il direttore editoriale. Nel 2000 fonda Libero, che dirige per nove anni. 

Torna quindi a Il Giornale e poi di nuovo a Libero, finché nel 2020 lascia l’Ordine dei giornalisti. 

 

 

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