7 motivi (golosi) per visitare il Vallese in estate

Di Chiara Carolei – www.conunviaggionellatesta.it

C’è chi in estate non può rinunciare al mare, ma c’è anche chi, al contrario, rifugge sabbia, ombrelloni e creme solari.

Ecco allora che si riscoprono territori ricchissimi di offerte per chi è alla ricerca di una vacanza di relax nella natura, strizzando l’occhio ai luoghi (e ai bicchieri!) dedicati a chi ama il buon vino!

Tra le mete da consigliare c’è certamente il Vallese, uno dei 26 cantoni svizzeri posto nella parte sud occidentale, non lontano da Domodossola. Facilissimo da raggiungere in auto dall’Italia, il Vallese è una destinazione ideale non solo per un soggiorno estivo: qui il sole batte per 300 giorni l’anno! E tutto questo sole non può che giovare alla crescita rigogliosa di splendidi vitigni.

  1. I vini e i vigneti.

Oltre che degustarli, non perdete l’occasione di visitare i vigneti del Vallese. Ce ne sono di davvero curiosi, tra cui quello più alto d’Europa e quello più piccolo. Il primo si chiama Visperterminen ed è collocato a un’altitudine compresa tra 650 e 1150 metri. L’orientamento a sud e la prolungata esposizione al sole forniscono le condizioni ideali per la perfetta maturazione del vitigno Savagnin, qui denominato Heida. La «perla dei vini alpini» è un prodotto esclusivo dall’acidità bilanciata e dal gusto al tempo stesso speziato, armonico e corposo. Lungo il sentiero dell’Heida avrete modo di scoprire questo straordinario vigneto.

Il vigneto più piccolo del mondo si chiama Fariset e ha una storia davvero originale. Il suo proprietario, da cui prende il nome, era un falsario, per questo chiamato Robin Hood delle Alpi. Ha una superficie di soli 1,67 metri quadrati e oggi è di proprietà del Dalai Lama. È cosparso di pietre provenienti da tutto il mondo, tra cui figura anche un blocco marmoreo di 600 kg – la pietra della libertà – che indica le distanze da punti di riferimento internazionali come la Mecca, l’Ayers Rock, la Statua della Libertà o il monte Sinai. Ogni anno importanti personalità contribuiscono alla cura del piccolo vigneto. Finora hanno partecipato 200 celebrità, tra cui Zinédine Zidane, Roger Moore, Barbara Hendricks e Hans Erni. La spremitura di questo raccolto impreziosisce altre uve, creando un’annata di poche migliaia di bottiglie poi vendute all’asta a favore di un progetto di sostegno all’infanzia.

  1. I formaggi e la tipica raclette del Vallede DOP

Impossibile resistere a questa ghiottissima specialità, che sia estate o inverno. La si gusta servita direttamente dalla forma tagliata a metà e fusa, sia al ristorante che durante le feste. Piatto conviviale per eccellenza, è accompagnato da patate, cetrioli sottaceto, cipolline in salamoia e un bicchiere di Fendant, un tipico vino bianco vallesano. Tutti i formaggi del Vallese sono prodotti con passione e un ingrediente unico: il latte fresco degli alpeggi. Sotto forma di fondue, raclette, krapfen o semplicemente con del pane di segale, i formaggi del Vallese hanno il profumo e il sapore delle antiche tradizioni.

  1. La “Princede Saxon” e gli altri frutti

Tra la fine di luglio e la fine di agosto c’è qualcosa di davvero golosissimo, e sano, da non perdere nel Vallese. Si tratta dell’albicocca varietà Prince de Saxon, che qui ha trovato in le condizioni ideali per sviluppare la sua polpa dolce e succosa e il suo inconfondibile colore rosso-arancio. I golosi di frutta saranno felici di sapere che il Vallese è noto anche per la produzione di mele e pere. La pera Williams, varietà principale del Vallese, sta alla base del liquore vallesano alla pera DOP dal gusto intenso e fruttato – finale perfetto per un pasto squisito tipicamente regionale.

Non certo d’estate ma in primavera, da non perdere le specialità della cucina a base di asparagi.

  1. La carne secca del Vallese IGP

Vi sarò probabilmente capitato di degustare la carne affumicata nei paesi di montagna, piatto tipico di reminiscenza contadina, quando il freddo e l’assenza di metodi di conservazione industriale fecero ingegnare l’uomo nell’invenzione di questa tecnica di conservazione. Nel Vallese, invece, grazie anche al clima temperato, si era soliti far essiccare la carne in un magazzino o sul pavimento. La conoscenza di questa tecnica viene tramandata di generazione in generazione dal XIV secolo e costituisce l’orgoglio di ogni produttore.

  1. Il pane di segale del Vallese DOP

Così come la carne secca, anche il pane di segale ha una lunga tradizione. Si tratta infatti dell’unico cereale che resiste alle temperature rigide della montagna, ma è anche prodotto che poteva essere conservato per lunghi periodi, essenziale per l’alimentazione degli abitanti della valle. Oggi come allora i mastri fornai sfornano un pane dal gusto inconfondibile e antico, eccellente da assaporare da solo o in accompagnamento ad altre specialità.

  1. Lo zafferano di Mund DOP

Il piccolo territorio del soleggiato altipiano di Mund produce ogni anno da uno a quattro chili di zafferano, la cui celebrità è diffusa ben oltre i confini del Vallese. Dal 1977 gli abitanti di Mund si stanno prodigando per mantenere in vita questa particolare produzione. Sono riusciti a portare avanti la coltivazione e addirittura ad accrescere il raccolto, tanto che il villaggio è diventato una particolarità delle Alpi, con una superficie coltivata a zafferano di quasi un ettaro e mezzo (14 000 m2). Lo zafferano di Mund DOP è ideale per donare un sapore raffinato a risotti, piatti di pasta o zuppe; inoltre può essere gustato nel pane allo zafferano o sotto forma di grappa.

  1. Il tagliere vallesano

Come aperitivo, ma anche come pasto completo, accompagnato da un buon vino, il tagliere vallesano è composto da un insieme di affettati misti (carne secca, prosciutto crudo, pancetta secca e salsiccia secca) e formaggio del Vallese (toma, raclette, formaggio d’alpeggio), serviti su un tagliere in legno con pane di segale e burro fresco.

Tante informazioni pe rla vostra vacanza su: http://www.valais.ch/

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