Abolire le festività per la crisi? Ipotesi negativa per il turismo

Pubblicato il 12 Agosto 2011 - 15:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 11 AGO – ”Il mio giudizio e’ chiaramente negativo, soprattutto perche’ si azzoppa un’abitudine sempre piu’ in voga che vede molti turisti approfittare dei ponti festivi per fare vacanze brevi, anche se l’esperienza di quest’anno non e’ stata incoraggiante, visto che non si sono raggiunti risultati eccelsi”. Cinzia Renzi, presidente della Fiavet-Confcommercio, commenta cosi’ l’ipotesi avanzata oggi dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti di accorpare sulle domeniche le festivita’ dell’anno.
Questo progetto ”non e’ positivo perche’ rischia di tagliare festivita’ come quelle del 25 aprile, del primo maggio e del due giugno, troppo vicine tra loro”. A questo punto, aggiunge, ”sarebbe meglio prevedere un taglio dei giorni festivi spalmandolo su tutto l’anno anziche’ su un breve periodo, che peraltro e’ molto vicino all’inizio dell’estate”.
”Diciamo che questa ipotesi – osserva ancora il presidente della Fiavet, che rappresenta circa 5 mila agenzie di viaggio e 176 tour operator – potrebbe essere accettata solo se inquadrata in una sorta di Piano Marshall, quindi con una sorta di durata a tempo, massimo 1 o 2 anni. Quando si pensano queste cose si dimentica che il turismo e’ gia’ in crisi e ipotesi di questo tipo non lo aiutano. Il governo – conclude – dovrebbe avviare invece un piano articolato di sostegno per il nostro turismo, che davvero potrebbe essere il nostro petrolio nazionale”.