Alpe del Nevegal: il fascino della pista Col Canil

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 06:38 OLTRE 6 MESI FA

L’Altopiano del Nevegal, conosciuto anche come Alpe del Nevegal, vuole tornare ai fasti degli Anni Settanta e Ottanta, quando ospito’ nel 1985, assieme al capoluogo Belluno, le XII Universiadi invernali che richiamarono centinaia di atleti da tutto il mondo. Il punto di partenza della nuova ”era” e’ la riapertura della seggiovia ‘Col Canil’, che ha consentito di proporre, per la prima volta, l’anello sciistico ‘Col Canil Erte Basse’. La nuova pista, che parte dal raccordo vicino al Rifugio ”La Grava” sino alla partenza della seggiovia, rappresenta un’offerta allettante per gli appassionati di sci alpino, ma anche per gli amanti della natura.

L’Altopiano del Nevegal regala panorami mozzafiato: il paesaggio abbraccia da ovest a nord la Valbelluna e le prime vette dolomitiche (Vette Feltrine, Monti del Sole, Schiara), ma e’ possibile scorgere massicci quale il Pelmo, il Civetta e la Marmolada. Verso est lo sguardo spazia sulla zona prealpina dell’Alpago e del Cansiglio. A est e a sud e’ delimitato da alcune cime che sono, nell’ordine, il monte Pascolet (1.278 m), il Monte Faverghera (1.611 m), il Col Toront (1.675 m) e il Col Visentin (1.763 m). L’altopiano del Nevegal si estende sulle Prealpi bellunesi, rivolgendosi verso nord alle Dolomiti, con altitudini attorno ai mille metri: vista la vicinanza dal capoluogo (poche decine di chilometri) risulta molto allettante per le gite domenicali e le giornate ‘mordi e fuggi’ sulla neve.

Il primo impianto di risalita fu aperto tra il Pian del Nevegal e il Faverghera nel 1955, ma il turismo sciistico si era radicato gia’ nel Secondo Dopoguerra con l’apertura del rifugio Bristot. Oggi il comprensorio sciistico consta di oltre 20 km di piste da sci alpino con varie difficolta’ e pendenze, sette impianti di risalita e due anelli per lo sci di fondo, a cui si aggiungono due scuole di sci, ”Nevegal” e ”Valbelluna”.