L’eco-turismo in Italia fattura oltre 10 mld in 2010

ROMA – La voglia di evasione nella natura non conosce crisi e nel 2010 l'ecoturismo fattura 10,75 miliardi di euro. Parchi e aree protette catturano il 34% del turismo 'verde', seguiti da montagna (20%), turismo rurale (12%), mare-riserve marine (10%) e 'borghi piu' belli d'Italia' (9%). A scattare la fotografia e' l'ultimo rapporto elaborato dall'Osservatorio Ecotur. Italiani e stranieri hanno preferenze diverse: per i primi il piu' gettonato e' il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (24%), poi il Parco nazionale del Gran Paradiso (22%) e le Cinque Terre (23%). Seguono lo Stelvio (16%), il Pollino (15%), il Circeo (11%), l'Arcipelago toscano (9%), la Maiella (8%) e la Sila (7%). Per gli stranieri invece il top sono le Cinque Terre, Dolomiti Bellunesi, Appennino tosco-emiliano, Arcipelago toscano, Vesuvio, Abruzzo, Gran Paradiso, Gennargentu, La Maddalena e Stelvio. Gli italiani scelgono le mete naturalistiche per attivita' sportive (42%), enogastronomia (19%), relax (16%) e riscoperta delle tradizioni (13%), mentre gli stranieri oltre allo sport (36,7%), preferiscono le visite nei borghi (20,5%), le passeggiate nella natura (19,2%), l'osservazione di fora e fauna (12,8%) e il benessere presso centri come le spa (10,8%). Cosa cambia rispetto al passato? ''Nel 2010 abbiamo registrato una diminuzione della ricezione alberghiera alternativa, come bed and breakfast e agriturismo (-3,7%), mentre c'e' un aumento dell'uso di case private, campeggi e soprattutto camper. Questi ultimi crescono di circa il 10%'' spiega Tommaso Paolini, docente di economia del turismo all'Universita' dell'Aquila e coordinatore del rapporto Ecotur. Gli alberghi rimangono stabili dal 2008: oggi quasi un turista natura su quattro (23,5%) sceglie l'hotel, rispetto al 20,8% dei bed and breakfast e al 20,7% degli agriturismo. Le case private sono a quota 11,5% e i campeggi all'8%, mentre il camper raggiunge il 6%.

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