Germania, flop del turismo nel paese di Papa Benedetto

BERLINO – Per qualche tempo il volano dell’economia locale e’ stato papa Benedetto XVI: proprio lui, il santo padre, Joseph Ratzinger per gli abitanti di Marktl sull’Inn, era richiamo per pellegrini e curiosi nella cittadina bavarese finita sotto i riflettori del mondo per avergli dato i natali 84 anni fa. Oggi, a sei anni dall’elezione al soglio di Pietro e a qualche giorno dalla visita in Germania, del boom turistico ed economico vissuto dalla cittadina a un passo dal confine austriaco non rimane che l’ombra, racconta la Dpa.

I ‘Ratzinger-Wurst’, salsicciotti ‘inventati’ da un macellaio di zona, hanno perso il loro appeal, cosi’ come i dolci ”passi di Benedetto”, preparati dal fornaio locale. Crollata anche la vendita della ”birra del Papa”, il quale tra l’altro preferisce l’aranciata. Per le strade della pittoresca cittadina dove Benedetto XVI visse i primi due anni della sua vita sono pochi i turisti, e gli scaffali dei negozi di souvenir sulla piazza del mercato sono pieni di merce invenduta.

Il ”pane del Vaticano” e’ ancora in offerta, ma la richiesta lascia a desiderare. L’attesa ”esplosione dell’economia locale”, racconta la farmacista Floria Wimmer, e’ rimasta sospesa. Raggiunto l’apice del successo commerciale nel 2006, con la visita del Papa al suo villaggio natale, da allora il calo e’ stato evidente e continuo. Uno dei due forni della cittadina di 2.600 anime e’ aperto solo due volte alla settimana, mentre un albergo-ristorante del centro ha definitivamente chiuso i battenti. Solo un paio di alberghi riescono a tenere in piedi gli affari: tristezza pura, commenta l’inviato. Eppure un tempo lo sfruttamento commerciale dei luoghi della prima infanzia di Benedetto XVI era stato talmente intenso che sul nome della cittadina bavarese erano nati alcuni giochi di parole. ”Media-Marktl” era stata ribattezzata sul nome della catena di grandi magazzini dell’elettronica Media-Markt. All’inizio venivano piu’ di 200 mila turisti all’anno, ma col passare del tempo il numero si e’ dimezzato, spiega il sindaco Hubert Gschwendtner. Inoltre e’ cambiato il tipo di turismo: i pullman passano solo per una breve visita.

Tra la chiesa dove il Papa ha ricevuto il battesimo e la casa di famiglia rimarranno ”mezz’ora al massimo”, racconta Marianne Reichl, proprietaria di un negozio di souvenir. Poi tutti via. In media ogni turista lascia oggi all’economia del paese sette euro, compresi i biglietti d’ingresso staccati all’entrata della casa natale del santo padre, davanti a cui spicca la ”Colonna di Benedetto”, una scultura stilizzata alta quattro metri. Sono rimasti i preti, che arrivano da tutto il mondo per pregare. Ma le masse di turisti della prima ora erano un’altra cosa.

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