COLOMBO (SRI LANKA) – Deportata perché sul braccio aveva tatuato Buddha, seduto su un fiore di Loto. E’ accaduto in Sri Lanka a Naomi Michelle Coleman, turista inglese di 35 anni, fermata dalle autorità singhalesi appena scesa dall’aereo a Colombo.
La donna è stata immediatamente condotta dinanzi a un giudice che ne ha ordinato l’espulsione dall’isola. Non è ancora chiaro se verrà rispedita in Inghilterra o a Mumbai, lo scalo da dove è partito il volo che l’ha portata a Colombo.
Tutta colpa di quel tatuaggio che già l’anno precedente era costato l’arresto e la cacciata di un altro turista britannico. Il Buddha tatuato sull’avambraccio e qualche battuta di troppo avevano indispettito gli ufficiali di frontiera. Nonostante l’uomo abbia più volte dichiarato di essere un devoto buddhista.
La casistica è numerosa. L’anno prima era toccata a tre turisti francesi “pizzicati” a baciare una statua del Buddha. Anche per loro l’immediata espulsione. Per non parlare del 2010 quando lo Sri Lanka vietò espressamente l’ingresso al cantante rap americano Akon: il suo video nel quale un gruppo di ragazze semi-vestite danzano di fronte a una statua del Buddha fu giudicato irrispettoso.
Insomma, in Sri Lanka sono talmente suscettibili dinanzi alle offese, intenzionali o percepite, della religione di Stato che il governo britannico ha emesso un’apposita allerta per i viaggiatori.