Si prepara la stagione sciistica: apertura in anticipo

Complice il freddo e la neve che ha reso gia’ tipicamente invernali i paesaggi montani, quest’anno la data di apertura della stagione viene anticipata in molte localita’ di montagna a novembre: la tradizione vuole infatti che solo con l’8 dicembre (festa dell’Immacolata e week end di S.Ambrogio) si dia il via all’apertura delle piste. Ma il forte innevamento e il freddo di questi giorni ha permesso agli operatori turistici di aprire con grande anticipo. A Bormio (Sondrio), situato a 1225 metri, per esempio, sono già caduti oltre 80 centimetri di neve fresca, a Livigno e Madesimo circa 40 centimetri.

Le temperature rigide, sotto lo zero in quota, dovrebbero mantenersi anche nei prossimi giorni, motivo per il quale viene gli operatori contano di poter anticipare l’apertura della stagione dello sci al 6 novembre nelle principali località di sport invernali di Valtellina e Valchiavenna. In Valle d’Aosta, ma solo sulle piste di Cervinia, e’ il 30 ottobre la data che tutti gli appassionati di sci hanno segnato sul calendario per poter tornare a sfrecciare sulle piste. A Cortina si tornerà a sciare da sabato 13 novembre, con due settimane di anticipo sull’inizio della validità delle tessere stagionali del Dolomiti Superski.

Sul Faloria i cannoni da neve sono già in funzione. “Abbiamo cominciato a produrre neve artificiale mercoledì sera, quando le temperature si sono abbassate, sino a -6, con una quindicina di cannoni in attività, e contiamo di andare avanti anche di giorno, sino a che il clima rigido ce lo consente” dice Enrico Ghezze, presidente del consorzio degli impianti a fune di Cortina, Auronzo e San Vito di Cadore. Produrre neve artificiale anche di giorno, e non solo di notte, è un grosso vantaggio e consentirebbe di abbreviare i tempi di allestimento, tanto da permettere l’apertura degli impianti sabato 13 novembre.

Nella maggior parte delle localita’ sciistiche la stagione dovrebbe partire comunque dall’ultimo fine settimana di novembre, il 27 e il 28. I 3 milioni e 480 mila sciatori italiani quest’anno troveranno, per le settimane bianche 2010-2011, prezzi sostanzialmente stabili. Diversa invece la situazione per chi desidera trascorrere un weekend in montagna: bisogna mettere in conto un incremento tra il 4 ed il 12%. Nel complesso le tariffe delle strutture ricettive sono aumentate del 2,5%.

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