Torna sull’Altopiano di Asiago il rito della monticazione, la salita agli alpeggi delle mandrie di bovini che, trascorso l’inverno nelle stalle di pianura, con l’arrivo dell’estate vengono portate a pascolare in montagna. Una tradizione non solo cara a quanti si occupano di agricoltura montana, ma alle migliaia di turisti che scelgono gli itinerari tra le malghe alla scoperta di gusti dal sapore antico. La pratica dell’alpeggio, in queste zone, che tradizione vuole vada dal 1° giugno al 21 settembre, vanta una storia millenaria.
Viene testimoniata in forma scritta, per la prima volta, in un documento ufficiale del 983 d.C., che riguarda appunto l’assegnazione di terre da destinare al pascolo. Da almeno dieci secoli quindi, i prati dell’Altopiano sono utilizzati dagli allevatori come risorse foraggere per le vacche fatte pascolare sui prati a piu’ bassa altitudine, dove l’erba e’ gia’ rigogliosa. Con il trascorrere del tempo l’erba cresce anche a quote piu’ elevate e le mandrie vengono spostate via via piu’ a monte. Un razionale sfruttamento del pascolo prevede che gli animali consumino interamente l’erba di una porzione di pascolo prima di essere spostati.
In questo modo vengono sfruttati i pascoli naturali fino a 2.000 m e oltre, contribuendo al mantenimento della biodiversita’ di una considerevole porzione di territorio di incommensurabile valore. Le malghe dell’Altopiano di Asiago sono patrimonio di un territorio che racchiude il piu’ grande comprensorio di malghe d’Europa. Se ne contano 87 per una superficie totale di pascoli di 7775 ettari. Sono di proprieta’ collettiva, gestite dalle amministrazioni comunali di competenza, che ne promuovono, ogni sei anni, le gare per la concessione in uso temporaneo. Quando si parla di malga non si intende solo l’edificio in cui si producono, e spesso si vendono, latte, formaggi, salumi, ma anche il pascolo, le strutture e le infrastrutture dove si pratica l’attivita’ di alpeggio.
Costituiscono un patrimonio economico, storico, ambientale, architettonico e anche turistico fondamentale da salvaguardare. In questo senso, un contributo importante e’ dato anche dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago che, con la sua attivita’, vigila sulla produzione casearia di sei alpeggi dell’Altopiano soci del Consorzio di Tutela, che producono il formaggio Asiago Dop. I sei alpeggi si contenderanno il prossimo 10 luglio il titolo del concorso annuale per il ”Miglior Formaggio Asiago d’Allevo Vecchio e Stravecchio prodotto in malga”, che andra’ a premiare un produttore per la categoria Vecchio ed uno per la categoria Stravecchio.