TURISMO, ALBERGATORI: SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 07:58 OLTRE 6 MESI FA

“Siamo costretti a prenderne atto: siamo figli di un dio minore”: così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, all’assemblea riunita in occasione dei 60 anni della Federazione. Bocca, presente Berlusconi, ha sottolineato come siano stati destinati 300 milioni di euro dal ministero dello Sviluppo Economico “ai soliti noti” ma per il turismo “di cui tutti parlano, a sproposito in molti casi, non c’é stato nulla, né ieri né oggi”.

Durante l’assemblea è stato anche presentato il ‘Sesto Rapporto sul Sistema alberghiero italiano’, realizzato in collaborazione con la società Mercury. Dal 1950, anno di costituzione della Federazione, il numero delle strutture ricettive è passato da 20 mila ad oltre 34 mila unità, quello dei posti letto da 365 mila a poco più di 2.2 milioni di oggi e le camere da 216 mila del 50 a quasi 1.1 milioni di oggi.

L’Italia per camere alberghiere è la quarta nel mondo dietro agli Usa e la prima in Europa ma il tasso di occupazione annua delle camere vede il nostro Paese al ventesimo posto in Europa. Quanto a presenze alberghiere l’Italia è seconda con 252 milioni di pernottamenti, sopravanzata solo dalla Spagna. In Italia le presenze turistiche annuali ammontano a quasi 374 milioni; 96 milioni gli arrivi.

Quasi il 60% della clientela è italiana, la restante è estera. Tra alberghi, campeggi, villaggi, agriturismi, bed and breakfast e alloggi in affitto in Italia le strutture sono oltre 140 mila. La regione italiana dotata del maggior numero di alberghi è il Trentino (quasi 6 mila strutture) seguito dall’Emilia Romagna e dal Veneto. Roma è la città con il maggior numero di posti letto, 102 mila.

La Toscana detiene il primato delle strutture a 5 stelle. I consumi turistici ammontano ogni anno a quasi 100 miliardi di euro tra italiani e stranieri, un terzo dei quali imputabile agli alberghi, pari a 33 miliardi di euro.