Turismo: la Parigi dei ristoranti cara ai politici

La ”pace” tra Nicolas Sarkozy e Jacques Chirac, lo scoop sulla figlia nascosta di Francois Mitterrand, le mire sull’Eliseo di Dominique Strauss-Kahn in vista delle presidenziali del 2012. Da che mondo e’ mondo segreti, trame, alleanze o guerre si intrecciano o si sgretolano a tavola. E Parigi non e’ da meno.

Anche i politici transalpini hanno i loro ristoranti preferiti, dove si scrive, loro malgrado, una parte di storia del Paese. Lo scorso 15 giugno, il presidente Nicolas Sarkozy si trovo’ allo stesso tavolo con il suo predecessore Jacques Chirac per stipulare un’alleanza contro il ritorno in pompa magna sulla scena politica dell’ex premier Dominique de Villepin.

L’iper mediatico pranzo di lavoro si tenne al Tong Yen, cinese chic a due passi dagli Champs-Elysees. Da piu’ di 40 anni, Chirac, risaputo buongustaio, ordina qui anatra laccata e riso bianco, accompagnato da una birra cinese. Al Parisien, la proprietaria, Therese Luong, racconta di aver accolto tutti i presidenti ”tranne Charles de Gaulle”. Compreso Sarkozy, che quando non puo’ andare di persona si fa consegnare all’Eliseo maiale in agrodolce e gamberetti sale e pepe per lui, bigne’ di gamberi e spaghetti saltati per la moglie Carla. Altra puntina di pregio sulla mappa parigina dei ristoranti della politica e’ Le Divellec, nei pressi degli Invalides, dove l’ex presidente socialista Francois Mitterrand fu per anni un habitue’.

Fu all’ingresso di questo locale che tre paparazzi realizzarono nel 1982 la foto-scoop dell’ex capo dello Stato con la figlia segreta Mazarine, che fece la fortuna del settimanale Paris Match. L’ex tavolo di Mitterrand e’ ancora li’, e di questi tempi lo prenota l’ex Primo ministro Edouard Balladur. A due passi dal Parlamento, poi, c’e’ Chez Francoise, il solo ristorante di Parigi che, da trent’anni, propone un ”menu’ parlamentare” ad un prezzo accessibile (29 euro per antipasto-pietanza-dessert). Deputati di destra e di sinistra, ma anche ministri (tra i clienti fissi, la ministra della Sanita’, Roselyne Bachelot, ed il collega del Bilancio, Francois Baroin), si accalcano qui i martedi’ ed i mercoledi’, dopo le sessioni parlamentari, per discutere di progetti di legge intorno ad uno sformato di cefalo alle melanzane. Ma senza litigare, assicura il direttore del locale, Jean-Christophe Trubert. La storia del partito socialista francese si e’ invece scritta intorno ad un pasticcio di foie gras al Bistrot de Paris, rue de Lille, poco lontano dalla sede del partito. Qui il sindaco Bertrand Delanoe riunisce mensilmente la sua squadra di collaboratori.

Ed e’ sempre qui che, di rientro da Washington dove presiede l’Fmi, Dominique Strauss-Kahn lavora al suo progetto di candidatura presidenziale per il 2012. I proprietari, Jean-Gabriel de Bueil e Dominique Paul, sono uomini di principio: il locale non apre mai la domenica. Neanche per un cliente speciale come il presidente americano Barack Obama che, in visita a Parigi nel giugno 2009, dovette ripiegare sul vicino La Fontaine de Mars, rue Saint-Dominique. Era una domenica sera.

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