Valsugana in bici: 83 chilometri di “paradiso”

Per gli appassionati delle due ruote è un autentico paradiso, non solo per le bellezze ambientali del territorio ma anche per i numerosi punti di ristoro, tra cui anche un agriturismo dove ci si può fermare a dormire. La ciclopista della Valsugana, che collega Bassano del Grappa con il lago di Caldonazzo, in Trentino, è lunga 83 chilometri.

Il tragitto ha un dislivello complessivo di 180 metri, quindi risulta percorribile a tutti gli appassionati della bicicletta. Un percorso, completamente asfaltato e lontano dal traffico, dove si intrecciano cultura, storia e paesaggi naturali davvero unici, a cavallo tra Veneto e Trentino. Due regioni legate da un passato storico condiviso e contraddistinte da un comune “elemento fluviale” che accarezza dolcemente il fondovalle, il fiume Brenta.

Il tragitto può essere pianificato in varie lunghezze visto che è possibile caricare la bicicletta sul treno nelle varie stazioni accessibili, tra cui quella di Bassano. “La ciclopista è studiata per ogni appassionato – dice Ivan Pontarollo, uno dei responsabili della Valbrenta Team di Oliero, che organizza le escursioni in bici – e garantisce la possibilità di tappe sul tragitto per riposarsi e ristorarsi. Tra i locali distribuiti nel tragitto ce ne sono alcuni che propongono la cucina tipica bassanese, ma anche spuntini veloci ed energetici, ideali per chi brucia tante calorie. Si tratta di strutture che curano molto la cucina, ma dove il cicloturista può trovare il servizio assistenza per il suo mezzo, informazioni di ogni genere e cartine geografiche”. La ciclopista della Valsugana registra una grande presenza di appassionati provenienti dell’estero.

“Circa le metà di coloro che si rivolgono a noi – conclude Pontarollo – sono stranieri, con preferenza per tedeschi e olandesi, grandi amanti della zona del fiume Brenta”.

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