XVII rapporto sul turismo: per l’Italia sarà un 2011 da record

FIRENZE – L’Italia torna ad essere leader del mercato turistico internazionale proprio in concomitanza con il periodo di crisi, con il 2011 che segnera’ probabilmente il superamento del record delle presenze straniere, toccato nel 2007. Le indicazioni emergono dal XVII rapporto sul turismo italiano, presentato oggi a Firenze dai curatori Emilio Becheri e Giulio Maggiore e dal capo dipartimento per lo sviluppo e la competitivita’ del turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Caterina Cittadini. Per il turismo internazionale in Italia, nel 2009, si e’ raggiunto il minimo storico degli ultimi quattro anni del decennio, con 159,5 milioni di presenze straniere e 41,1 milioni di arrivi. Eppure nel corso del biennio 2007-2009, l’Italia sembra avere fatto fronte alla crisi meglio dei Paesi piu’ direttamente concorrenti: la diminuzione media dei due anni del movimento degli stranieri in termini di pernottamenti Eurostat e’ stata di -1,2%, mentre in Grecia e’ stata di di -1,5%, in Francia di -4,7%, in Spagna di -5,7% e nel Regno Unito di -2,9%. Questi andamenti hanno portato l’Italia a riconquistare la prima posizione per il mercato turistico complessivo (domestico e internazionale) dei paesi UE, con una quota del 16,8%, mentre per quello internazionale si colloca in seconda posizione fra i Paesi UE, con una quota del 18,0%, dopo la Spagna (22,7%). Nel 2010 le rilevazioni ConIstat stimano un andamento differenziato con un aumento della movimentazione degli stranieri ed una diminuzione di quella degli italiani, effetto sia della crisi, sia della concorrenza sui bassi prezzi degli altri Paesi mediterranei.

Nel 2010 si stima che le presenze straniere siano aumentate del 2,4% e gli arrivi del 4,6%, mentre le presenze domestiche sono diminuite del -3,1% e gli arrivi del -2,6%. Questi movimenti opposti determinano una situazione sostanzialmente stazionaria del movimento complessivo, con un aumento degli arrivi dello 0,5% e -0,7% delle presenze. Nel 2010 (163,3 milioni) si e’ quasi tornati alle presenze straniere dell’anno record 2007 (163,5 milioni) e con l’anno in corso (2011) si supereranno nettamente raggiungendo il nuovo record superando i 170 milioni. Relativamente ai numeri dell’economia del turismo, dal rapporto emerge che i circa 95 miliardi di spesa effettuata dai turisti hanno prodotto una ricchezza quantificabile in oltre 100 miliardi di euro, pari al 7% di tutto il valore aggiunto nazionale ed al 10,1% dei consumi interni, cui hanno contribuito piu’ di 3 milioni di unita’ di lavoro. Per quanto non sia stata ancora colmata la perdita registrata rispetto al 2007, il sistema produttivo che ruota intorno al turismo ha retto meglio degli altri settori economici ed ha mostrato una buona capacita’ di reazione. Stimando poi l’economia turistica allargata, la domanda turistica complessiva sale a quasi 171 miliardi di fatturato, generando oltre 181 miliardi di valore aggiunto, pari al 13,1% del totale. “Non va dimenticato – ha detto Becheri – il ruolo della bilancia turistica nel riequilibrare i conti con l’estero dell’Italia. L’entita’ degli introiti netti per il turismo, quasi 9 miliardi, infatti, compensa il disavanzo agroalimentare o, in alternativa, copre oltre un terzo della bolletta petrolifera”.

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