2 aprile giornata mondiale dell'autismo: Palazzo Chigi diventa azzurro VIDEO Elio racconta la storia del figlio 2 aprile giornata mondiale dell'autismo: Palazzo Chigi diventa azzurro VIDEO Elio racconta la storia del figlio

2 aprile giornata mondiale dell’autismo: Palazzo Chigi diventa azzurro VIDEO Elio racconta la storia del figlio

Venerdì 2 aprile è la giornata mondiale dell’autismo. Anzi, tecnicamente si chiama “Giornata mondiale di consapevolezza sull’Autismo“. Per celebrare questa giornata, e tenere alta l’attenzione su un fenomeno così diffuso, si utilizza il colore azzurro. Luci, vestiti, accessori azzurri.

C’è chi, come la presidenza del Consiglio, ha deciso di tingere di azzurro Palazzo Chigi (grazie alle luci). E c’è chi (come Elio, cantante di Elio e le Storie Tese) ha deciso di raccontare la propria esperienza con un figlio autistico.

Perché l’azzurro è il colore dell’autismo?

Convenzionalmente si usa l’azzurro (o il blu) come colore simbolo dell’autismo. Perché proprio questo colore? Perché è ricco di sfumature, rispondono le associazioni del settore. Ricco di sfumature come l’autismo, tanto che si parla più di autismi. Non solo. Anche le tonalità sembrano in assonanza con il disturbo. Gli autistici possono avere momenti chiari (o diafani) come l’azzurro e momenti più enigmatici come il blu.

Palazzo Chigi si tinge di azzurro-blu per la giornata mondiale dell’autismo

“Si celebra Venerdì 2 aprile la “Giornata mondiale di consapevolezza sull’Autismo”. Il WAAD – World Autism Awareness Day. Che l’Assemblea Generale dell’Onu ha istituito nel 2007 per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico e su quelli delle loro famiglie. Per l’occasione, dalle 20.30 del 1 aprile fino all’alba del 2, la facciata principale di Palazzo Chigi è stata illuminata da fasci di luce blu-azzurro, “grazie alla collaborazione a titolo gratuito di Enel s.p.a”.

Tre papà parlano dell’autismo: Elio, Gianluca Nicoletti, Mimmo Pesce

Tre papà raccontano in un talk cosa vuol dire avere un figlio autistico. I tre sono Elio, artista, Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore e Mimmo Pesce, opinionista sportivo.

Alla fine di una giornata di lavoro da “Autism Manager” (termine sarcastico che vuole prendere in giro chi pensa di risolvere i problemi inventando sigle di nuovi fanta-professionisti) hanno deciso di video collegarsi dalle rispettive case e lanciare un “messaggio a reti unificate”.

Stanchi “delle celebrazioni una tantum che non portano vantaggio concreto” hanno deciso lo “sciopero” dall’obbligo di esserci. “Il nostro – rileva Pesce – è un 2 aprile che ci porteremo dietro tutta la vita. Il mio 2 aprile nasce il primo gennaio e finisce il 31 dicembre”. “Arrivano puntuali -sottolinea Elio- richieste di interviste partecipazioni a incontri che ormai so non avranno nessun impatto. Non sulla mia vita ma su quella di tutte le persone con un figlio autistico che ho incontrato. E mi sento spesso quasi in colpa perché ho potuto accedere per mio figlio a una serie di terapie sia perché ne ho i mezzi sia perché vivo in un ambiente in cui è più facile”.

Pochi punti importanti quelli che i tre papà sottolineano: vaccinare contro il Covid autistici e caregiver, veicolare le terapie scientificamente validate e lavorare perché gli autistici non diventino “fantasmi” da adulti. “È di vitale importanza-prosegue Elio- vaccinare quanto prima le persone con autismo. I ragazzi, gli adulti e i caregiver. Bisogna vaccinarli subito,andava fatto due-tre mesi fa”. “Ancora manca-conclude Nicoletti- omogeneità di trattamento secondo le regole scientifiche.

Le famiglie sono sole,non hanno strumenti di confronto, sono lontane dalle istituzioni. Quando i ragazzi crescono poi diventano fantasmi. La loro utilità sociale è che in caso del decesso di un genitore vengano dati a qualcuno che li prende in consegna. E avranno un valore dei 300 euro al giorno per chi li mette in una stanza e li tiene magari sedati”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

Gestione cookie