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Conte: “Inopportuno riaprire stadi e discoteche. Draghi? Non è un mio rivale” VIDEO

Intervento a tutto campo del premier Giuseppe Conte alla festa del Fatto, dalla pandemia al referendum fino a Mario Draghi.

Per Giuseppe Conte Mario Draghi non è un rivale. Il premier lo ha detto intervendendo alla festa del Fatto ed ha risposto alle domande su tutti i fronti.

Una di queste ha a che fare su Mario Draghi. Il premier rivela di averlo voluto presidente della Commissione Ue e racconta di non vederlo come un rivale: “Quando si è lavorato per nuova una commissione Ue fu proposto innanzitutto Timmermans ma alla fine non andò a buon fine. Subito dopo io stesso cercai di creare consenso per Draghi”.

“Lo avrei visto bene come presidente della Commissione Ue. Lo ho incontrato perchè non volevo spendere il suo nome invano ma lui mi disse che non si sentiva disponibile perchè era stanco della sua esperienza europea”. 

“Draghi penso che quando si invoca lo si tiri per la giacchetta. Non lo vedo come un rivale. E’ una persona di valore, una eccellenza espressa dal Paese nei ruoli che ha coperto”.

Conte: “Mattarella bis? Lo vedrei benissimo”

Giuseppe Conte spiega che non gli dispiacerebbe una rielezione di Sergio Mattarella alla presdidenza della Repubblica: “Se ci fossero le condizioni, anche dal suo punto vista, per accettare un secondo mandato lo vedrei benissimo”.

Il premier: “Non ci sarà un nuovo lockdown”

Conte spiega che non ci sarà un nuovo lockdown in caso di aumento dei contagi e si dice fiducioso per l’autunno. Per Conte, la soluzione sono le “misure circostanziate”. 

Conte: “Omissis sui verbali del Cts un fatto tecnico”

Il presidente del Consiglio ha parlato anche della questione dei verbali del Cts. “Quando si prendono decisioni molto importanti in termini di allarme sociale è bene che si lavori in modo riservato, ma non segreto. Gli omissis? Un fatto tecnico. Di solito è per protezione della privacy, ma se ne sono occupati gli uffici”.

Conte: “Mai aperte le discoteche. Inopportuno riaprire gli stadi”

Il governo – ha detto Conte – non ha mai aperto alle discoteche, contrariamente a quanto s’è detto. Poi le regioni le hanno riaperte”.

E per quanto riguarda gli stadi ha evidenziato che “nello stadio l’assembramento è inevitabile, dentro, come entrando e in uscita: l’apertura la trovo inopportuna” (fonte: Ansa, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev). 

 

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