Lapsus di Draghi al Senato, Giorgetti lo corregge sul numero dei ricoveri in terapia intensiva VIDEO

Lapsus del premier Mario Draghi durante il suo intervento nell’aula del Senato. Parlando delle persone ricoverate in terapia intensiva per Covid, ha detto che si tratta di circa 2 milioni di persone. Ma é stato subito corretto da alcuni parlamentari e ministri vicini. 

Draghi, il lapsus sui ricoveri in terapia intensiva

Il ministro Giorgetti, alla destra di Draghi, lo ha corretto dopo qualche mugugno in aula. E il presidente del Consiglio senza scomporsi ha ricominciato a parlare partendo dalla cifra corretta: 2074.

Draghi e la pandemia nel discorso al Senato

Questo è quanto ha detto Draghi al Senato a proposito della pandemia Covid: “Da quando è esplosa l’epidemia, ci sono stati — i dati ufficiali sottostimano il fenomeno — 92.522 morti, 2.725.106 cittadini colpiti dal virus, in questo momento 2.074 sono i ricoverati in terapia intensiva. Ci sono 259 morti tra gli operatori sanitari e 118.856 sono quelli contagiati, a dimostrazione di un enorme sacrificio sostenuto con generosità e impegno.

Cifre che hanno messo a dura prova il sistema sanitario nazionale, sottraendo personale e risorse alla prevenzione e alla cura di altre patologie, con conseguenze pesanti sulla salute di tanti italiani. L’aspettativa di vita, a causa della pandemia, è diminuita: fino a 4 – 5 anni nelle zone di maggior contagio; un anno e mezzo – due in meno per tutta la popolazione italiana. Un calo simile non si registrava in Italia dai tempi delle due guerre mondiali.

La diffusione del virus ha comportato gravissime conseguenze anche sul tessuto economico e sociale del nostro Paese. Con rilevanti impatti sull’occupazione, specialmente quella dei giovani e delle donne. Un fenomeno destinato ad aggravarsi quando verrà meno il divieto di licenziamento.Si è anche aggravata la povertà.

I dati dei centri di ascolto Caritas, che confrontano il periodo maggio-settembre del 2019 con lo stesso periodo del 2020, mostrano che da un anno all’altro l’incidenza dei “nuovi poveri” passa dal 31% al 45%: quasi una persona su due che oggi si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta. Tra i nuovi poveri aumenta in particolare il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani, degli italiani, che sono oggi la maggioranza (52% rispetto al 47,9 % dello scorso anno) e delle persone in età lavorativa, di fasce di cittadini finora mai sfiorati dall’indigenza”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

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