Migranti, Richard Gere: “Vivono un inferno”. Salvini: “Portali a Hollywood” VIDEO

di Alessandro Avico
Pubblicato il 10 Agosto 2019 - 16:57| Aggiornato il 11 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA
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Richard Gere a Lampedusa

ROMA – “Vivono un inferno, violentati e torturati e, a differenza di quello che dicono i politici, i governi e qualche giornale, la maggiora parte dei migranti sono cristiani”. Lo ha detto l’attore Richard Gere in conferenza stampa a Lampedusa assieme a Open Arms. “Hanno tutti toccato il mio cuore. Ho parlato con un gruppo di donne sulla nave: una nonna, con la figlia e i nipotini e la loro storia è orribile. Hanno minacciato di fare del male al resto della famiglia se la mamma dei bambini non si fosse concessa sessualmente più volte e lei si è sacrificata”, ha detto ancora l’attore.

Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta”, ha detto Richard Gere. “Non sono italiano e sono restio a parlare della situazione politica italiana odierna. Anch’io vengo da un paese dove la situazione politica è bizzarra e dove viene demonizzato chi arriva dal Messico, da El Salvador, da Panama, dall’Honduras”. “Sembra che ci sia una generazione di politici che mette la propria energia nel dividere le persone, come se nel dividere ci fosse del guadagno, che è una cosa idiota. Ma siamo tutti interdipendenti”.

“Non potevo credere all’odio degli italiani”. 

“Dopo 8 giorni le 121 persone sulla Open Arms avevano bisogno di mangiare e bere. Amo moltissimo gli italiani, la vostra generosità e la gioia di vivere. Eppure ho notato che c’è qualcosa di cambiato. Ci sono state delle difficoltà per arrivare, con una barca, per portare viveri, alla Open Arms. La prima barca che avevamo trovato non ci ha accompagnati perché temeva ripercussioni”. Così dice ancora Richard Gere. “Ero in vacanza vicino Roma con la mia famiglia, quando ho sentito quanto stava accadendo e del decreto passato in Italia, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare fuori questo odio – ha aggiunto l’attore americano – Open Arms l’ho conosciuta qualche anno fa a Barcellona. Non è la prima volta che vengo a Lampedusa (Ag), ho già visitato, anni fa, l’hotspot, e ho conosciuto le orribili storie dei rifugiati”.

La replica si Salvini e della Meloni.

Poco dopo è arrivata la replica di Salvini: “Richard Gere è incredulo per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle Forze dell’Ordine e contro scafisti e criminali. L’Italia le attendeva da anni. In compenso, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard!”.

Quindi la Meloni: “Secondo i dati ufficiali, il 90% di chi è sbarcato illegalmente in Italia negli ultimi anni è uomo e solo il 10% donna. Ma quando una star di Hollywood come Richard Gere decide di fare la sua comparsata a favore di telecamera su una nave Ong, guarda caso, spuntano per la foto moltissime donne. Perché per i nuovi schiavisti è più facile fare propaganda immigrazionista facendo vedere donne e bambini che non solo uomini adulti (come avviene di solito). Ci prendono per scemi? Open Arms e Richard Gere da quanto tempo hanno concordato questo spot?”. Fonti Ansa e Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.