Spelacchio è tornato a Roma, il montaggio dell’albero di Natale a piazza Venezia VIDEO

spelacchio montaggio
Il montaggio di Spelacchio

ROMA – L’albero di Natale di Roma, da due anni sopranominato ironicamente “Spelacchio”, è tornato a campeggiare al centro di piazza Venezia. Dopo un lungo viaggio iniziato nei pressi di Varese a bordo di un camion, l’abete naturale di tipo Abies Nordmanniana, è stato posizionato come da tradizione davanti all’Altare della Patria.

Qui sarà inaugurato dalla sindaca Virginia Raggi che già oggi esulta: “Spelacchio is back! L’albero di Natale di Roma, il più famoso del mondo, è tornato! Vi aspetto l’8 dicembre a Roma per accendere le luci! Non solo: ci saranno tante fantastiche sorprese per i più piccoli”. Oltre 22 metri di altezza e proveniente da Cittiglio (Varese), l’abete ora dovrà essere illuminato con 80mila luci led e decorato con 1.000 addobbi tra sfere e cristalli di neve.

Ad aggiudicarsi la sponsorizzazione tecnica per la realizzazione del tradizionale albero di Natale è stata IGPDecaux. I costi totali dell’allestimento sono a carico dello sponsor Netflix.L’operazione, quindi, per l’Amministrazione comunale è a costo zero”, ha fatto sapere il Campidoglio. ‘Spelacchio’, illuminato con luci led a basso consumo energetico, rimarrà acceso 24 ore al giorno fino al 6 gennaio del prossimo anno. I colori predominanti per luci e addobbi saranno rosso e oro, con un tocco d’argento, per valorizzare l’allestimento tradizionale. Il puntale, alto 1,5 metri, avrà la forma di una stella cometa.

Prevista anche quest’anno un’area interaction per famiglie e bimbi ispirata al primo film di animazione di Netflix, Klaus, dove sarà possibile scattare foto e selfie in compagnia di Jesper e Klaus. Ci sarà inoltre la possibilità di inviare le tradizionali letterine attraverso un ufficio postale interattivo a misura di bambino.

L’albero di Roma fu soprannominato Spelacchio nel Natale del 2017 quando sui social si polemizzò a lungo per la sue fronde spoglie che lo facevano apparire decisamente ‘spelacchiato’. Dopo una vera e propria bufera di critiche, con il passare tempo a vincere fu la ‘personificazione’ dell’abete sui cui rami iniziarono a spuntare lettere di sostegno da parte di romani (soprattutto giovani e giovanissimi) e turisti. ‘Spelacchio’ nella versione originale divenne, insomma, una sorta di simbolo dei piu’ sfortunati, meta anche di un particolarissimo pellegrinaggio per i selfie.

Per le festività successive ovviamente gli alberi di piazza Venezia sono stati diversi ma hanno preso il medesimo nomignolo, per scelta questa volta della stessa amministrazione e dello sponsor. La “personificazione” dell’abete è stata quindi cavalcata su twitter con l’account “Spelacchio” che a ridosso del Natale rilancia video esilaranti l’albero parla, racconta le sue peripezie o rilascia interviste. Forse l’affetto che suscitava il primo, mesto, ‘Spelacchio’ bersagliato di insulti, non sarà piu’ eguagliato, ma l’operazione per trasformare una massa di critiche in una risorsa (creando una sorta di brand) è sicuramente riuscita.

Fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev

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